
26 luglio 2023
Proseguiamo il racconto della 36a edizione del festival Gezziamoci, organizzato dall’Onyx Jazz Club e con la direzione artistica di Luigi Esposito e Kevin Grieco, che propone sette mesi di musica, più di cento artisti e cinquanta progetti che andranno in scena nei palcoscenici naturali di quindici comuni diffusi su tutto il territorio della Basilicata.
a cura della redazione di Jazzit
«Stasera mi sono fatta una frittatina», racconta alla sua vicina la signora seduta davanti all’uscio, più in là altre sedie portate davanti alle porte delle case affacciate sulla strada, altre persone, altri discorsi, altre quotidianità.
Montescaglioso è un paese antico e pulito, come tanti centri del Sud Italia, per arrivare alla sua abbazia devi calpestare le strade di chianche* bianche posate lì da centinaia di anni e sulla strada incontri i forni con le focacce nelle vetrinette, il tabacchi, i bar, i balconi con i fiori rosa, o rossi, o bianchi: fioriere sobrie, curate, di famiglia.
Ragazzi tanti, forse perché è fine luglio e molti sono tornati dalle città universitarie, ma altrettanti sono rimasti a vivere qui, tra le piazze, i vicoli e i palazzotti imbiancati, che raccontano di un paese importante, cresciuto attorno all’Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo, costruita nel 1079.
Stasera concerto in abbazia, Max Ionata in quartetto; mi piace camminare su questo lastricato liscio e pulito, che riflette le luci dei lampioni. Prima del concerto mi fermo a bere una cedrata, mi sembra così accordata a questo posto antico, eppure frizzante.
Mi siedo sui gradini di una chiesa, mi guardo intorno, nel respiro delle strade che rilasciano il caldo dei raggi del sole si aprono le imposte azzurre al secondo piano di un palazzo notabile, qui tutto è comune e allo stesso tempo nobile.
Non è la prima volta che vengo in abbazia, qui ho ascoltato concerti, ho partecipato al festival letterario più visionario della Basilicata, il bimbo che resta in ciascuno di noi ha tremato di paura e freddo davanti ai “Cucibocca”** in una sera di gennaio e ogni volta questo posto mi è sembrato fatto apposta per la situazione che stava ospitando: quanti spiriti può accogliere un luogo? Quanti spiriti vivono i luoghi?
Max Ionata entra sornione, con il sax in mano e dietro gli occhiali fumé si intravede uno sguardo acuto, vivace e morbido; Bebo Ferra sorride, ha la gioia tra le labbra questo chitarrista energico, Paolino Dalla Porta è elegantissimo nonostante i trentacinque gradi Celsius che asciugano le bocche alle nove di sera, Pasquale Fiore chiude il quartetto Reed and Strings, ance e corde, concentrato e felice, stasera gioca in casa.
Saluti, applausi, il pubblico ha quasi riempito tutte le sedute del chiostro, ventagli in movimento, maniche di camicia arrotolate, tessuti leggeri, vestiti scollati, ritmo, melodia, improvvisazione, il jazz italiano è vivo e suona insieme a noi.
*Lastra di pietra molto antica adoperata come pavimentazione per le strade dei centri storici, per i cortili delle abitazioni, per la pavimentazione delle terrazze.
**La sera che precede l’Epifania, l’Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo e i vicoli del centro storico di Montescaglioso diventano teatro di un evento unico nel suo genere, la “Notte dei Cucibocca”. “l cos’ vucc”, resi irriconoscibili da un paio di occhiali realizzati con le bucce d’arancia, da una folta barba bianca e da un cappellone di paglia, spesso ricavato da un disco di canapa usato nei frantoi, si aggirano per le strade, avvolti in vecchi cappotti o mantelli scuri e trascinando sul selciato una catena spezzata. Questi strani personaggi portano in mano un canestro e una lucerna, ma soprattutto un lungo ago con il quale “minacciano” i più piccoli di cucire loro la bocca (da cui il nome di “Cucibocca”), spaventandoli e lasciando campo libero alla Befana, che potrà così consegnare ai bambini i suoi doni e ogni sorta di leccornia (fonte basilicataturistica.it).
Max Ionata e Pasquale Fiore – Photo Credit To Enza Doria
Paolino Dalla Porta – Photo Credit To Enza Doria
Bebo Ferra – Photo Credit To Enza Doria
Photo Credit To Enza Doria
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