
29 luglio 2020
Nonostante le restrizioni dettate per contenere l’emergenza del Coronavirus, il jazz italiano non si ferma: e molti promoter hanno dimostrato ancora una volta coraggio, competenza e passione, mettendo in scena una serie di programmi di qualità.
Per valorizzare l’intraprendenza dei promoter jazz italiani, JAZZIT ha censito tutti gli eventi promossi su scala nazionale tra giugno e settembre e ha inaugurato la realizzazione dell’inchiesta ’L’estate del jazz ai tempi del Coronavirus’.
Ringraziamo quindi Felice Tazzini e Francesco Pierotti della WoW Records, in qualità di direttori artistici di Jazz all’Alberata, per aver risposto al nostro invito.
JAZZ ALL’ALBERATA 2020
Date > 31 luglio – 1/2 agosto
Luogo > Tarquinia, VT
Web > www.wowrecordslabel.wixsite.com
Come, quando e perché avete deciso di promuovere l’evento anche questa estate?
Abbiamo deciso di promuovere questo evento non appena abbiamo saputo che il lockdown era finito. Ancora frastornati dai tanti divieti imposti per il bene comune, abbiamo pensato di reagire dando un segnale forte a noi e alla comunità. Non senza alcuna difficoltà, ci siamo messi in gioco e abbiamo iniziato la nostra ricerca di una istituzione che ci desse ascolto e, fortunatamente, l’abbiamo trovata nel Comune di Tarquinia, da sempre attento alla diffusione dell’arte in tutte le sue forme.
Come lo avete ripensato e che cosa è cambiato, sotto il profilo artistico, produttivo e organizzativo?
Dal punto di vista artistico abbiamo un po’ “copiato” lo spirito solidaristico che ci ha circondato nei mesi del lockdown. Abbiamo tutti rinunciato a un po’ del nostro guadagno pur di fare qualcosa di buono per il pubblico. Per noi il pubblico è sacro, è la nostra forza e la nostra energia e per questo abbiamo organizzato una location ad hoc che ci consentisse il pieno rispetto delle regole con il giusto distanziamento sociale, senza peraltro fargli perdere il gusto di vivere uno spettacolo musicale. Dal punto di vista produttivo non ci siamo fatti mancare nulla perché l’esperienza del pubblico non deve risentire di fatti esterni, perciò ci siamo adoperati affinché la rassegna avesse tutti gli elementi giusti per la soddisfazione del pubblico presente.
Come hanno reagito gli artisti e il vostro pubblico alla notizia dell’edizione 2020?
La parola per descrivere la reazione degli artisti e del pubblico è una sola: entusiasmo! Da entrambe le parti abbiamo ricevuto manifestazioni entusiastiche per la nostra iniziativa e, addirittura più del solito, abbiamo ricevuto messaggi di ringraziamento soltanto per avere organizzato questa rassegna.
Cosa vi lascerà, in eredità futura, questa edizione? Che cosa vi porterete addosso negli anni futuri?
Nel momento in cui scriviamo ancora il festival non si è svolto, ma già abbiamo vissuto l’emozione di doverlo organizzare e l’affetto del nostro pubblico, che con grande entusiasmo ci ha promesso la propria partecipazione, proprio per dare un segnale che l’uomo non si ferma davanti a nulla e ha sempre la voglia di rinascere e di andare avanti. Sicuramente in futuro ci porteremo dentro i segni di questo anno particolare ma, al netto delle difficoltà di organizzazione, acuite dalle norme restrittive, sarà sicuramente un ricordo positivo per la voglia di fare di tutte le persone che ci circondano.