
25 luglio 2020
Nonostante le restrizioni dettate per contenere l’emergenza del Coronavirus, il jazz italiano non si ferma: e molti promoter hanno dimostrato ancora una volta coraggio, competenza e passione, mettendo in scena una serie di programmi di qualità.
Per valorizzare l’intraprendenza dei promoter jazz italiani, JAZZIT ha censito tutti gli eventi promossi su scala nazionale tra giugno e settembre e ha inaugurato la realizzazione dell’inchiesta ’L’estate del jazz ai tempi del Coronavirus’.
Ringraziamo quindi Attilio Berni, in qualità di direttore artistico di Fai Bei Suoni, per aver risposto al nostro invito.
FAI BEI SUONI 2020
Date > 26 giugno – 1 agosto
Luogo > Fiumicino, RM
Web > www.museodelsaxofono.com
Come, quando e perché avete deciso di promuovere l’evento anche questa estate?
Nel periodo del lockdown abbiamo perduto abitudini, tranquillità, lavoro e addirittura affetti cari. Svuotati e impotenti, sopraffatti da ansia, depressione, sconcerto e paura per l’incertezza del nostro futuro, ci siamo profondamente smarriti e confusi. La musica ci ha aiutato a mantenere il filo dei nostri contatti, con gli altri e con le nostre emozioni. Bellezza e musica condividono lo stesso segreto, parlano anche al nostro corpo, non solo alla nostra mente. Tutto in natura è vibrante, come uno strumento musicale o le corde vocali, e le vibrazioni allentano tensioni, rilassano ed energizzano. Il nostro corpo è una cassa di risonanza che crea armonie e dissonanze e intreccia note, emozioni, memoria e identità.
Il Museo del Saxofono ha inteso quindi celebrare il ritorno alla normalità con la potenza e l’importanza della musica, perché “una vita senza musica è solo una vita sbiadita…”
Come lo avete ripensato e che cosa è cambiato, sotto il profilo artistico, produttivo e organizzativo?
Lo abbiamo ripensato gestendo gli eventi nel pieno rispetto di tutte le normative anti Covid-19 e prevedendo, nell’arco della stessa serata, due repliche del concerto della durata di cinquanta minuti cadauno. In tal modo è stato possibile contingentare l’accesso, su prenotazione, permettendo una maggiore affluenza di pubblico diluita in momenti diversi.
Come hanno reagito gli artisti e il vostro pubblico alla notizia dell’edizione 2020?
Gli artisti hanno risposto entusiasticamente ma, almeno inizialmente, non c’è stata una grande affluenza di pubblico, e questo nonostante il grande lavoro di promozione dell’ufficio stampa e malgrado sul territorio della città di Fiumicino non fossero stati organizzati altri eventi.
Cosa vi lascerà, in eredità futura, questa edizione? Che cosa vi porterete addosso negli anni futuri?
La consapevolezza delle grandi difficoltà di gestione economica, poiché la rassegna è stata organizzata a nostro totale carico, senza alcun contributo o agevolazione da parte delle amministrazioni pubbliche, dovendo anche sostenere un esborso doppio per quanto riguarda i costi dei diritti Siae, che ha considerato le due repliche come due concerti distinti.