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L’Estate del jazz ai tempi del Coronavirus – Gezziamoci

L’Estate del jazz ai tempi del Coronavirus – Gezziamoci

28 luglio 2020

Nonostante le restrizioni dettate per contenere l’emergenza del Coronavirus, il jazz italiano non si ferma: e molti promoter hanno dimostrato ancora una volta coraggio, competenza e passione, mettendo in scena una serie di programmi di qualità.

Per valorizzare l’intraprendenza dei promoter jazz italiani, JAZZIT ha censito tutti gli eventi promossi su scala nazionale tra giugno e settembre e ha inaugurato la realizzazione dell’inchiesta ’L’estate del jazz ai tempi del Coronavirus’.

Ringraziamo quindi Luigi Esposito, in qualità di direttore artistico di Gezziamoci, per aver risposto al nostro invito.

GEZZIAMOCI 2020

Date > luglio – agosto

Luogo > Matera e Genzano

Web > www.onyxjazzclub.com

Come, quando e perché avete deciso di promuovere l’evento anche questa estate?

Avevamo ipotizzato che dopo trentatré edizioni il festival sarebbe stato sospeso, invece a fine maggio abbiamo voluto fortemente esserci. Il mondo della musica e della cultura non si è mai fermato e lo dimostra il cartellone del Gezziamoci 2020, che quest’anno unisce suoni e territorio con uno spazio centrale dedicato ai rioni della città. La pandemia ci ha messi a dura prova, ma ci ha anche dato la forza necessaria per progettare e guardare avanti, anche per rispetto dell’immenso mondo che si muove attorno agli eventi musicali della città e di tutto il Paese, che ha diritto di ricominciare a lavorare e a vivere.

Come lo avete ripensato e che cosa è cambiato, sotto il profilo artistico, produttivo e organizzativo?

Saltati gli appuntamenti previsti a dicembre 2019, il Gezziamoci è stato ripensato in maniera nuova tutta, dedicata a luoghi e musicisti lucani. LUCANAMENTE è il titolo di questa edizione. Tutti artisti lucani tranne due gemellaggi con Nuoro Jazz e l’etichetta discografica Dodicilune. La formula è la stessa: luoghi aperti (piazze, terrazzi, querce secolari) come palcoscenici naturali per raccontare, vedere e ascoltare il jazz e le sue influenze nella vita di ciascuno di noi.

Come hanno reagito gli artisti e il vostro pubblico alla notizia dell’edizione 2020?

Sono arrivati apprezzamenti da tutti gli artisti, compresi quelli non previsti in cartellone, per il coraggio di voler rischiare; il pubblico è attento, fiducioso nel voler reagire alla paura che attanaglia la gente comune e ha fiducia nelle capacità organizzative di un’associazione che fa del rispetto delle persone e dei luoghi uno dei suoi punti di forza.

Cosa vi lascerà, in eredità futura, questa edizione? Che cosa vi porterete addosso negli anni futuri?

Le mascherine in jazz e una grande campagna di tesseramento per soci estivi dell’Onyx Jazz Club (Cit. N. Palermo).