Ultime News

L’Estate del jazz ai tempi del Coronavirus – Think Jazz

L’Estate del jazz ai tempi del Coronavirus – Think Jazz

14 agosto 2020

Nonostante le restrizioni dettate per contenere l’emergenza del Coronavirus, il jazz italiano non si ferma: e molti promoter hanno dimostrato ancora una volta coraggio, competenza e passione, mettendo in scena una serie di programmi di qualità.

Per valorizzare l’intraprendenza dei promoter jazz italiani, JAZZIT ha censito tutti gli eventi promossi su scala nazionale tra giugno e settembre e ha inaugurato la realizzazione dell’inchiesta ’L’estate del jazz ai tempi del Coronavirus’.

Ringraziamo quindi Antonio Mozzillo, Pasquale Mozzillo e Luca Varavallo, in qualità di direttori artistici di Think Jazz, per aver risposto al nostro invito.

THINK JAZZ 2020

Date > 28 – 29 – 30 agosto

Luogo > Orta di Atella, CE

Web > www.thinkjazz.it

Come, quando e perché avete deciso di promuovere l’evento anche questa estate?

Prima di tutto la voglia di consolidare e dare continuità a una realtà che ci piace molto, e soprattutto perché secondo noi il Think Jazz non è soltanto un festival musicale, ma un appuntamento culturale “del e per il nostro territorio”, il quale svolge le importanti funzioni di aggregazione e confronto sociale, che rimangono lo scopo primario dell’associazione. Una realtà certamente minata dall’avvento del Covid e dunque quest’anno, a maggior ragione, ci sentiamo ancora più motivati e spinti a lavorare per la buona riuscita e la crescita della manifestazione, anche per dare un segnale positivo e per augurare che si possa ritornare presto alla “normalità.”

Come lo avete ripensato e che cosa è cambiato, sotto il profilo artistico, produttivo e organizzativo?

Siamo stati costretti a rivedere il cartellone pensato per il Think Jazz 2020 per le limitazioni imposte dalla situazione, che ha condizionato fortemente la libertà d’azione e gli spostamenti degli artisti internazionali. Oltre a posticipare le date abituali del festival verso la fine di agosto, abbiamo deciso di sostenere la categoria artistica nostrana coinvolgendo maggiormente i musicisti italiani, che da parte loro hanno dato piena disponibilità. Rispettare le norme per il contenimento del virus è divenuta ormai la regola fondamentale, e questo ci ha portati a ridimensionare la portata dell’evento con la limitazione degli accessi ai concerti e ad adottare tutte le precauzioni del caso. Nonostante il dover affrontare le numerose e diverse difficoltà logistiche e organizzative, siamo molto contenti e pienamente soddisfatti dell’essere riusciti a confermare un cartellone, a nostro avviso, ricco ed elettrizzante.

Come hanno reagito gli artisti e il vostro pubblico alla notizia dell’edizione 2020?

Gli artisti coinvolti hanno dato piena disponibilità e mostrato grande entusiasmo per l’iniziativa fin dal primo contatto. Il pubblico, con le numerose dimostrazioni d’affetto espresse attraverso i canali ufficiali, ha chiaramente mostrato di gradire fortemente la riconferma del festival.

Cosa vi lascerà, in eredità futura, questa edizione? Che cosa vi porterete addosso negli anni futuri?

Per noi forse è ancora troppo presto per fare questo tipo di analisi e riflessioni. Sicuramente, questa edizione ci ha messo davanti a ostacoli inaspettati da superare, ma la rinnovata voglia e lo spirito di gruppo che ci anima ci farà ricordare questa edizione come un bellissimo lavoro di squadra. Per gli anni futuri? Ne parleremo più in là. Pensiamo al presente, poiché ci aspetta ancora molto lavoro per far sì che il Think Jazz 2020 diventi memorabile.