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L’Estate del jazz ai tempi del Coronavirus – Gubbio No Borders

L’Estate del jazz ai tempi del Coronavirus – Gubbio No Borders

19 agosto 2020

Nonostante le restrizioni dettate per contenere l’emergenza del Coronavirus, il jazz italiano non si ferma: e molti promoter hanno dimostrato ancora una volta coraggio, competenza e passione, mettendo in scena una serie di programmi di qualità.

Per valorizzare l’intraprendenza dei promoter jazz italiani, JAZZIT ha censito tutti gli eventi promossi su scala nazionale tra giugno e settembre e ha inaugurato la realizzazione dell’inchiesta ’L’estate del jazz ai tempi del Coronavirus’.

Ringraziamo quindi Luigi Filippini, in qualità di direttore artistico di Gubbio No Borders, per aver risposto al nostro invito.

GUBBIO NO BORDERS 2020

Date > dal 16 al 27 agosto

Luogo > Gubbio, PG

Web > www.jazzclubgubbio.it

Come, quando e perché avete deciso di promuovere l’evento anche questa estate?

Pur con molti dubbi si è deciso di organizzare comunque la XIX edizione del festival per dare continuità a un percorso iniziato nel 2002, e fino ad oggi mai interrotto, consapevoli che non sarebbe stato possibile allestire grandi produzioni per problematiche legate al Coronavirus e soprattutto per il richiesto distanziamento sociale. La decisione è stata presa nel mese di giugno.

Come lo avete ripensato e che cosa è cambiato, sotto il profilo artistico, produttivo e organizzativo?

Mantenendo alta la qualità di docenti e musicisti, che quest’anno coincideranno, è stata studiata una formula che, in base alle vigenti disposizioni di legge, permetta di organizzare lezioni e concerti, abbandonando da una parte le masterclass troppo numerose a favore di workshop, dall’altra organizzando concerti in formula più intima rispetto alle grandi solite produzioni del festival.

Come hanno reagito gli artisti e il vostro pubblico alla notizia dell’edizione 2020?

Gli artisti si sono dimostrati molti entusiasti di partecipare, il pubblico sembra apprezzare questo nostro sforzo.

Cosa vi lascerà, in eredità futura, questa edizione? Che cosa vi porterete addosso negli anni futuri?

Le difficoltà organizzative e produttive di quest’anno, dovute all’emergenza sanitaria, hanno confermato una forte coesione e un grande spirito collaborativo, nonché entusiasmo, tra i membri del jazz club, che ci hanno permesso di superare le criticità di questa edizione. 
Si è rilevata inoltre una disponibilità collaborativa, non scontata, da parte dell’amministrazione comunale nei confronti dell’associazione e dell’iniziativa promossa.
 L’esperienza ha portato inoltre ad una maggiore consapevolezza, comprendendo che le difficoltà apparentemente più impervie possano essere superate attraverso la collaborazione e la condivisione di problematiche e di soluzioni operative. 
Negli anni futuri ci porteremo dietro infine la soddisfazione di essere riusciti comunque a dare continuità al festival.