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L’Estate del jazz ai tempi del Coronavirus – Lucca Jazz Donna

L’Estate del jazz ai tempi del Coronavirus – Lucca Jazz Donna

5 settembre 2020

Nonostante le restrizioni dettate per contenere l’emergenza del Coronavirus, il jazz italiano non si ferma: e molti promoter hanno dimostrato ancora una volta coraggio, competenza e passione, mettendo in scena una serie di programmi di qualità.

Per valorizzare l’intraprendenza dei promoter jazz italiani, JAZZIT ha censito tutti gli eventi promossi su scala nazionale tra giugno e settembre e ha inaugurato la realizzazione dell’inchiesta ’L’estate del jazz ai tempi del Coronavirus’.

Ringraziamo quindi il Circolo Lucca Jazz, in qualità di direttore artistico di Lucca Jazz Donna, per aver risposto al nostro invito.

LUCCA JAZZ DONNA 2020

Date > 13 agosto – 10 settembre

Luogo > Lucca

Web > www.luccajazzdonna.it

Come, quando e perché avete deciso di promuovere l’evento anche questa estate?

Gli enti che ci sostengono hanno richiesto di non perdere un’occasione per far lavorare gli artisti del territorio e anche l’indotto che un evento culturale genera, a partire dagli aspetti tecnici, fino a quelli di consumo (ristorazione, accoglienza turistica).

Come lo avete ripensato e che cosa è cambiato, sotto il profilo artistico, produttivo e organizzativo?

Abbiamo anticipato il periodo (da ottobre ad agosto), diminuito le date, che sono passate da sette a quattro, i set per sera (da tre a uno), abbiamo rinunciato agli eventi collaterali e abbiamo scelto artiste del territorio, per dare il nostro sostegno alla ripartenza.

Come hanno reagito gli artisti e il vostro pubblico alla notizia dell’edizione 2020?

Il nostro pubblico è sempre presente e numeroso alle serate, ed ha apprezzato il fatto che abbiamo animato l’estate della nostra città con un’offerta di alto livello, come d’abitudine, senza quindi sacrificare la qualità.

Cosa vi lascerà, in eredità futura, questa edizione? Che cosa vi porterete addosso negli anni futuri?

La parte più difficile di questa edizione è stata la progettazione, che ha dovuto per forza avere luogo in un momento in cui qualsiasi progetto rappresentava una scommessa contro qualcosa di completamente non prevedibile, ovvero come sarebbe andata l’estate. Siamo stati quindi orgogliosi di essere riusciti a organizzarla e felici di aver fatto qualcosa di bello per il pubblico e per i musicisti. Occorreva coraggio e lo abbiamo avuto. Del resto, siamo un’associazione, e il nostro obiettivo è sempre quello di realizzare qualcosa per i nostri associati, simpatizzanti, pubblico e interlocutori, nonché per il bene della comunità che vive nella nostra città.