
6 ottobre 2023
Si alza il sipario su Venezia Jazz Festival Fall edition #6, con quindici appuntamenti dedicati al jazz internazionale, organizzati da Veneto Jazz, con la direzione artistica di Giuseppe Mormile. In programma grandi maestri e nuove sonorità della scena contemporanea, ma anche spazio alla contaminazione dei linguaggi e alla creatività giovanile: un viaggio fra le bellezze della laguna illuminate dalle musiche del mondo, con un’offerta davvero caleidoscopica per il pubblico.
Si parte il 6 ottobre, alle ore 20.30, con il concerto organizzato in collaborazione con la rassegna “Candiani Groove” al Centro Candiani di Mestre, con il duo composto da Edmar Castaneda e Gabriele Mirabassi, due musicisti che, tra invenzioni per arpa diatonica colombiana e clarinetto, si lasciano andare al flusso di sonorità poetiche e incantevoli, attingendo alla musica tradizionale sudamericana e al jazz.
Lo Splendid Venice Hotel si conferma uno dei luoghi più amati del festival, con il suo salotto votato alla musica e all’elegante accoglienza tutta veneziana. L’hotel ospita come da tradizione due serate dedicate alla musica soul, un viaggio nella musica nera nell’atmosfera intima del locale, a due passi da Rialto: in scena la giovane cantante brasiliana Alice B (12 ottobre, ore 19.00) e la vocalist newyorkese Joyce Yuille (26 ottobre, ore 19.00).
Il Laguna Libre, jazz club del festival, si propone con una serata più tradizionale, in programma il 13 ottobre alle ore 19.00 e 20.45, con l’omaggio alla leggenda del jazz e icona dello swing Duke Ellington, grazie al quintetto guidato dal chitarrista Charlie Bortolotto, con Ilich Fenzi alla tromba, Alberto Vianello al sax, Marco Vavassori al contrabbasso e Massimo Delrio alla batteria. Il 3 novembre invece, sempre con un doppio set alle 19.00 e alle 21.00, andrà in scena un giovane talento del jazz italiano, Lorenzo Simoni, con il suo quartetto, nell’ambito del progetto “Tomorrow’s Jazz”.
Al Teatrino di Palazzo Grassi, il 14 ottobre alle ore 20.00, spazio alla sperimentazione con Impro Brain Sound Pod, con l’architetto del suono Paolo Dellapiana (electronics – Buchla Music Easel, modular synth) e con la violoncellista e compositrice Martina Bertoni, che combina elettronica e composizione moderna, sul palco con un inedito cono di luce che, anche architettonicamente, ospita la performance nata da una residenza prodotta e ospitata dal centro di ricerca per le pratiche performative contemporanee Centrale Fies.
Il 22 ottobre, alle ore 19.30 e 21.00, la cantante e pianista jazz australiana Sarah McKenzie, alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, presenterà il suo ultimo album “Without You”, che ruota intorno alla musica brasiliana, insieme a due maestri come Jaques Morelenbaum e Romero Lubambo.
Photo Credit To Kharen Hill
Il 28 ottobre, alle ore 19.30, presso l’Auditorium Lo Squero della Fondazione Giorgio Cini nell’Isola di San Giorgio Maggiore, un Tango Nuevo energico eseguito da due giovani eccezionali artisti come Kristina Vocetková al violoncello e Milan Řehák alla fisarmonica, in una performance appassionata ed emozionante dedicata al grande compositore e bandoneonista argentino Astor Piazzolla, che si addentra anche verso altri compositori come José Bragato, il principale violoncellista di Piazzolla, e l’attuale star della fisarmonica Gorka Hermosa, che mescola il tango con i ritmi dei Balcani.
Seguirà, il 4 novembre alle ore 19.30 alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, la formazione musicale del pianista polacco Marcin Wasilewski, artista ECM che guida uno dei migliori piano jazz trio europei in circolazione, con Slawomir Kurkiewicz al contrabbasso e Michał Miskiewicz alla batteria. Per anni ritmica di fiducia di Tomasz Stanko, il più illustre dei jazzisti polacchi, il trio trae la propria linfa vitale da un naturale quanto spiccato senso melodico e da un saldo interplay. Nel 2024 i componenti del trio festeggeranno i trent’anni insieme e hanno da poco pubblicato il settimo album, “En attendant” (ECM, 2021), caratterizzato da fluidità e ascolto profondo.
Photo Credit To Andrzej Lazarz
L’8 novembre, a partire dalle 19.30, serata speciale alle Sale Apollinee con Radio Rai 3 play sound per la registrazione live del podcast “Lo strumento è la mia casa – Podcast dedicato al rapporto tra il musicista e il suo strumento musicale”. Conduce Valerio Corzani con ospite Filippo Vignato e… il suo trombone, per un ritratto del musicista e del suo strumento. A seguire, il concerto “Silent Room”, con Filippo Vignato ed Enzo Carniel (al piano, rhodes, synths), in cui il talento italiano del trombone e la giovane stella del pianoforte francese dialogano tra acustica ed elettronica, lirismo e minimalismo.
Photo Credit To Caterina Di Perri
Daniele di Bonaventura, maestro del bandoneon, e Giovanni Ceccarelli al pianoforte, si uniscono il 10 novembre, alle ore 19.30 alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, in “Mare calmo”, progetto nel quale entrambi, attratti da affinità artistiche, fondono e giustappongono i due strumenti, interagendo lungo un filo sottile, in equilibrio tra scrittura e improvvisazione.
L’11 novembre, alle ore 19.30, all’Auditorium Lo Squero, Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore, sarà la volta di un progetto originale che unisce musica italiana ed egiziana, attraverso il prisma del jazz e dell’improvvisazione. È “Doux Désirs”, con Michel Godard (serpent, basso tuba) e Ihab Radwan (oud): il serpentone (antico strumento a fiato della famiglia dei cornetti) è flessibile, agile e molto simile alla voce; l’oud canta, sussurra e racconta.
La creatività giovanile si sprigiona il 16 novembre alle ore 19.30 alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, nella “Tomorrow’s Jazz Night”, dedicata ai talenti emersi grazie al Premio internazionale ideato da Veneto Jazz. La serata segna il ritorno dell’ormai affermato pianista Manuel Magrini (primo set), seguito dalla presentazione del nuovo progetto del quartetto internazionale del trombonista e tubista franco-italiano Andrea Glockner con il pianista e tastierista italo-dominicano Santiago Fernandez, la bassista italiana Silvia Bolognesi e il batterista italo-svizzero Alessandro Alarcon, per un jazz tra tradizione e modernità, con influenze rock e funk per l’energia e improvvisazione libera, ma anche la leggerezza dell’hip hop.
Il 18 novembre, alle ore 19.30 e alle ore 21.00, presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice, l’evento clou della rassegna è “Portable Infinity”, una all star band con quattro dei nomi più forti della scena jazz internazionale: il leggendario bassista Scott Colley, il super pianista svedese Jacob Karlzon, da tempo uno dei più importanti eredi di Esbjørn Svensson, il sassofonista Benjamin Koppel, una delle figure centrali del jazz europeo e il batterista svedese Magnus Ôströmm, che si è fatto un nome a livello internazionale con il suo lavoro nell’iconico trio jazz e creatore di stile Esbjørn Svensson Trio, ma che si è anche fortemente contraddistinto come solista.
Con salde radici nella musica colta europea, il 24 novembre alle ore 20.30 e 22.15, al Centro Candiani di Mestre, in collaborazione con Candiani Groove, il celebre trombettista Markus Stockhausen si presenta in gruppo con il progetto in cui musica classica, jazz e avanguardia si fondono con suoni elettronici “Here we are”, accompagnato da Jeroen van Vliet (pianoforte, synth), Jörg Brinkmann (violoncello) e Christian Thomé (percussioni).
Venezia Jazz Festival Fall edition #6 è organizzato da Veneto Jazz con il supporto del Ministero della Cultura e Regione del Veneto, il patrocinio della Città di Venezia e in collaborazione con Fondazione Teatro La Fenice, Fondazione Giorgio Cini e Punta della Dogana-Palazzo Grassi.
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