
24 aprile 2022
AlfaMusic presenta il suo nuovo progetto discografico “Cantare Pieranunzi”, in cui la cantante napoletana Valentina Ranalli propone nuove ed emozionanti versioni vocali di composizioni originali di uno dei protagonisti assoluti del panorama jazz internazionale, il pianista Enrico Pieranunzi.
L’artista partenopea, accompagnata in questo progetto dallo stesso Pieranunzi al piano, Cesare Mangiocavallo alla batteria, Giuseppe Romagnoli al contrabbasso e Giacomo Serino alla tromba, ispirata dai brani del grande pianista romano, ha scritto per essi testi in italiano, inglese, francese (e anche in napoletano), dando loro una nuova veste vocale, che ne esalta la suggestione narrativa.
“Cantare Pieranunzi” è così, oltre che un affascinante incontro tra generazioni, l’appassionante rappresentazione in suoni e parole di una simbiosi artistica che grazie alla sua intensità e freschezza, crea nuove e interessanti storie sonore.
Enrico Pieranunzi ha raccontato così la genesi di questo nuovo straordinario progetto discografico: «La storia di “Cantare Pieranunzi” comincia con una mail inviatami da Carla Marcotulli, insegnante di canto jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma. Nella mail venivo informato che per il suo esame di diploma la studentessa Valentina Ranalli avrebbe presentato una tesi incentrata completamente su miei brani e che su questi aveva anche messo le parole. Non era la prima volta che una cantante metteva un testo su miei pezzi, ma sentivo che stavolta c’era qualcosa di diverso. Volli incontrare Valentina. Lei mi fece ascoltare le registrazioni dei brani cantati col suo gruppo e mi diede la tesi che aveva scritto per l’esame. Scoprii così con sorpresa che la tesi recava il titolo Cantare Pieranunzi e che Valentina vi analizzava e descriveva i miei brani con un’acutezza e un entusiasmo tali da portarne alla luce aspetti completamente nuovi. Una vera rivelazione. Ma per me la vera scoperta era lei, il suo talento, la sua intelligenza, la sua creatività, che prendevano la forma di riflessioni mai banali sulla musica e sul suo mistero, trovando a un certo punto ne “la musica che canta, la voce che suona” una risposta affascinante a quello che dovrebbe essere il canto. Dopo la “scoperta” venne quasi naturale decidere di registrare insieme i pezzi su cui Valentina aveva messo i suoi bei testi in italiano, inglese, francese e partenopeo (quello, molto intenso, di Persona, scritto nella lingua della sua terra). Trattandosi però di una storia speciale, pensai che per l’occasione anche il contesto in cui realizzarla non poteva che essere speciale. Di qui l’idea di dar vita allo Youth Project, riunire cioè intorno a Valentina un gruppo di giovani musicisti che sottolineassero con la loro freschezza ed energia la luminosità della sua voce e il calore dei suoi testi. E così è stato. Grazie a loro infatti le parole scritte da Valentina per la tesi Cantare Pieranunzi si sono trasformate, come in una bella fiaba, nell’album “Cantare Pieranunzi”, in cui troverete esattamente quella “musica che canta e voce che suona” di cui, come in un suo sogno, lei parlava nella tesi».
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