
19 ottobre 2023
Dal 19 ottobre al 23 novembre XXVI edizione del festival “Una striscia di terra feconda”, organizzato dal Teatro dell’Ascolto di Roma al Teatro del Lido di Ostia e nello Spazio Rossellini di Roma, con la direzione artistica di Paolo Damiani, Armand Meignan e Roberto Catucci.
Una striscia di terra feconda è uno spazio straordinario di creazione e diffusione musicale, presenta produzioni originali, prime nazionali, commissioni di nuove composizioni, residenze d’artista, straordinari incontri tra musicisti italiani e francesi, spazio per giovani talenti, valorizzati grazie anche al prestigioso Premio Siae e alle collaborazioni con le Associazioni Nazionali I-Jazz, MidJ, IJVAS e con la rete francese di festival AJC.
Il festival è stato creato con lo scopo di inventare uno spazio vitale per quelle musiche di frontiera difficilmente classificabili o riducibili alle categorie di genere e ha sempre riservato particolare attenzione ai nuovi talenti emergenti. Negli anni questo impegno ha assunto carattere strutturale, il festival ormai rappresenta il più significativo riferimento per i giovani musicisti nel campo degli scambi Italia/Francia relativi al jazz e alle musiche improvvisate.
Ad aprire Una striscia di terra feconda 2023, giovedì 19 ottobre, nel Teatro del Lido di Ostia, sarà “Barbara”, produzione originale in collaborazione con I-Jazz, con David Riondino come voce narrante, Sara Jane Ceccarelli alla voce, Christian Pabst al pianoforte e Paolo Ceccarelli alla chitarra.
David Riondino, attraverso la voce di Sara Jane Ceccarelli rende omaggio alla cantautrice e attrice francese Barbara, pseudonimo di Monique Andrée Serf, leggendaria icona della canzone francese. E ogni pezzo è un piccolo gioiello musicale, concepito dall’autrice al pianoforte, strumento che nelle sue esecuzioni ha il fascino di una seconda voce. David Riondino ha dichiarato: «Tradurre in italiano canzoni di autori francesi è un esercizio importante, data la relativa conoscenza che abbiamo del vastissimo repertorio della canzone d’autore d’oltralpe. Tra gli autori meno conosciuti, pur essendo una figura di primo piano, c’è Barbara. La cantautrice, pianista e inizialmente interprete di Brel, Brassens e altri fenomeni, si affianca velocemente ai maestri, costruendo tra gli anni Sessanta e i Novanta un canzoniere elegante, che cattura al primo ascolto, sempre efficace sia negli affondi drammatici che nelle stoccate satiriche: e le sue canzoni diventano tutte pagine della commedia umana ambientata a Parigi, in Francia, e in Europa. Città tedesche e francesi sono lo scenario di racconti sempre dal forte impatto visivo: che siano ospedali dove muore il padre, o monti di pietà dove si vendono i mobili che ti hanno accompagnato da una vita. Ogni canzone è una figura: che sia L’Aquila che torna a cercarti dall’infanzia, o la Solitudine in forma di sciatta signora che ti aspetta davanti alla porta. E ogni canzone è un piccolo gioiello musicale, concepito dall’autrice al pianoforte, strumento che nelle sue esecuzioni ha il fascino di una seconda voce. Tradurre Barbara è un lavoro molto divertente e accattivante: i temi sono assolutamente riconducibili al nostro vissuto, mentre raramente si trova così ben compiuta la forma del racconto cantato. Mi pare un bel banco di prova per Sara Jane Ceccarelli, continuando con il festival una collaborazione che ci vide insieme nella traduzione e riproposta dei cantautori canadesi, nel 2019».
Martedì 24 ottobre, in prima nazionale, sempre al Teatro del Lido di Ostia, andrà in scena WEAVE4, un collettivo franco-italiano che riunisce due generazioni di artisti di livello mondiale e collaboratori di lunga data. Ciascuno dei componenti scrive per il collettivo, con il vincolo di un intreccio sapientemente organizzato di suoni e tessiture, che si trasformano organicamente attraverso la pratica dell’improvvisazione. Saliranno così sul palco Benoit Delbecq al pianoforte, Steve Arguelles alla batteria, Francesco Bigoni al sassofono tenore e clarinetto e Francesco Diodati alla chitarra.
Giovedì 26 ottobre, sempre al Teatro del Lido di Ostia, sarà la volta di Residenza 2023, nell’ambito del Bando Nazionale 2023 indetto da MIDJ- Associazione Musicisti Italiani di Jazz. She’s analog è il gruppo vincitore, che ospiterà Bruno Chevillon al contrabbasso, e che è composto da Stefano Calderano alla chitarra elettrica, Luca Sguera al piano preparato, prophet12 e tape recorder e Giovanni Iacovella alla batteria e live electronics. La Residenza d’artista franco-italiana è nata per sostenere l’incontro tra musicisti di diversa provenienza, in progetti originali da proporre sulla scena internazionale.
Giovedì 23 novembre, Una Striscia di Terra Feconda si sposta a Roma nello Spazio Rossellini con la produzione originale, in collaborazione con I-Jazz, “Amori difficili”, con Maria Laura Baccarini alla voce, con testi di Italo Calvino, Luca Aquino alla tromba, Paolo Damiani al contrabbasso e Antonio Jasevoli alla chitarra. Gli amori difficili è una raccolta di novelle scritte da Italo Calvino tra il 1949 e 1967, in cui il grande scrittore racconta di movimenti interiori e di viaggi verso il silenzio. Amore è una parola facilmente pronunciata, sfruttata, fraintesa e millantata, ma Calvino ne fa altro: in queste istantanee letterarie così magistralmente scattate, ritrae semplicemente e con l’immancabile ironia del suo sguardo personale, esseri umani nelle loro imprese quotidiane, alla ricerca di una risposta impossibile e di un assoluto a cui non potranno mai dare soddisfazione. Sono state scelte due storie, L’avventura di un fotografo e L’avventura di una moglie, miniature di drammaturgia che prendono vita, voce e musica, un viaggio intenso, leggero, in un passato che riconosciamo bene come nostro, anche nelle sue premonizioni di un futuro del quale siamo testimoni e interpreti, noi tutti uomini e donne del nostro tempo.
INFO
www.associazioneteatrodellascolto.it