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Una striscia di terra feconda, festival di jazz e musiche improvvisate

Una striscia di terra feconda, festival di jazz e musiche improvvisate
Photo Credit To Massimo de Dominicis

6 settembre 2019

Oggi prenderà il via la XXII edizione di “Una striscia di terra feconda”, festival di jazz e musiche improvvisate con la direzione artistica di Paolo Damiani e Armand Meignan, che porterà in scena alcuni tra i più stimati protagonisti e giovani talenti del panorama jazz francese e italiano, testimoniando la straordinaria ricchezza musicale di entrambi i Paesi.

La rassegna si inserisce nella programmazione de “La Francia in Scena”, stagione artistica dell’Institut Français Italia realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut Français, del Ministère de la Culture e della Fondazione Nuovi Mecenati.

I primi due appuntamenti, venerdì 6 e sabato 7 settembre, sono realizzati in collaborazione con ArtCity 2019 all’interno della rassegna “Immaginario Etrusco” e si terranno alla Necropoli della Banditaccia di Cerveteri, compresa fra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Venerdì 6 settembre, a partire dalle ore 21, apriranno la serata – in prima nazionale – la funambolica fisarmonica di Daniel Mille e il violoncellista Gregoire Korniluk, che insieme eseguiranno proprie composizioni originali e alcuni brani del gigante del tango Astor Piazzolla. A seguire Jacopo Ferrazza Ensemble e la cantante Camille Bertault, considerata un astro nascente del canto jazz a livello internazionale, in un repertorio che spazia dalla musica contemporanea al jazz, dall’elettronica alla musica cameristica, con spunti teatrali e narrativi. Uno spettacolo multiforme, cangiante e articolato tra suoni acustici e sintetici che coinvolge lo spettatore nel profondo, rendendolo partecipe emotivamente e intellettualmente dei differenti mondi sonori che l’ensemble esplora.

Daniel Mille e Gregoire Korniluk

Sabato 7 settembre, sempre a partire dalle ore 21, sarà la volta del duo composto dal fisarmonicista francese Pascal Contet e dal bassista italiano Daniele Roccato, in una produzione originale che coniuga virtuosismo e poesia.

Pascal Contet

A seguire, il Franco D’Andrea Trio “New Things”. Il grande pianista, in questa nuova formazione che lo vede accompagnato da Enrico Terragnoli alla chitarra ed elettronica e Mirko Cisilino alla tromba, proporrà una serie di nuove combinazioni sonore dall’inedita leggerezza, che fondono un’ampia gamma di riferimenti, abbracciando tutta la musica del Novecento.

Da domenica 8 settembre ci si sposterà poi a Roma alla Casa del Jazz, che ospiterà una giornata di festa rivolta a bambini e adulti, il cui intento sarà quello di sensibilizzare e coinvolgere anche i bimbi e gli adolescenti, per formare un nuovo tipo di pubblico. Alle ore 12 si comincia con Jazz Farm, una fattoria sonora itinerante e interattiva guidata da Massimo Nunzi, in cui la musica è raccontata, vissuta in prima persona e spiegata a bambini dai 7 ai 14 anni, nei suoi elementi fondanti: forma, armonia, ritmo, melodia. Alle ore 13 il sassofono baritono e la travolgente energia di Ronan Le Gouriérec faranno ballare grandi e piccini con la prima nazionale di “Par Le Bout Du Noz”, un repertorio originale basato su una storia per bambini. Alle ore 15 ancora danze con la prima nazionale di “Le Peuple Étincelle”, composizioni originali che giocano con rumba, beguine e polka, eseguite dall’orchestra capitanata dal sax soprano di François Corneloup.

Le Peuple Étincelle / Photo Credit: Tina Mérandon

 

Al Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica, invece, alle ore 21 si esibiranno due giganti del pianoforte jazz, finalmente riuniti in un duetto storico e in una produzione originale: Enrico Pieranunzi e Jacky Terrasson.

Enrico Pieranunzi

A seguire “I cantautori sono canadesi”, il nuovo spettacolo di David Riondino dedicato ai cantautori francofoni canadesi, parte importante della canzone d’autore europea francese, che negli anni Sessanta ha anche inserito temi che oggi definiremmo ecologisti, raccogliendo il forte sentimento della natura della poesia francese e dilatandolo nei grandi scenari americani. Riondino sarà accompagnato da una band eccellente: due splendide cantautrici, l’italo-francese Céline Pruvost e l’italo canadese Sara Jane Ceccarelli, e due strumentisti ben noti e apprezzati, il pianista Natalino Mangalavite e il chitarrista Paolo Ceccarelli.

David Riondino

Lunedì 9 settembre alle ore 21 si torna alla Casa del Jazz con “A passion veduta”, produzione originale che unisce ancora una volta il contrabbasso di Paolo Damiani e il sax alto di Rosario Giuliani. Un incontro ricco di improvvisazione, in cui i due musicisti riescono a immaginare nuovi scenari e connessioni, e nel quale hanno coinvolto anche il percussionista Michele Rabbia e il violinista Théo Ceccaldi.

Michele Rabbia

A seguire, il geniale musicista Eric Séva in duo con il sassofonista italo-argentino Javier Girotto, nella prima nazionale di “Cross Road”, un concerto caratterizzato da una musica nomade, fatta di incroci, con superbe composizioni per due sax baritoni dal profondo senso della melodia.

Javier Girotto/Eric Séva

Martedì 10 settembre 2019, sempre alle ore 21 la Casa del Jazz ospiterà il Premio Siae 2019, assegnato ai migliori musicisti emergenti, i primi tre classificati del referendum Top Jazz indetto dal mensile Musica Jazz. Quest’anno a essere premiati saranno Federica Michisanti (contrabbasso), Giampiero Locatelli (pianoforte) e Cecilia Sanchietti (batteria). Una giuria internazionale sceglierà poi il gruppo più innovativo e originale, il cui leader sarà invitato nel 2020 con un nuovo progetto. I tre vincitori si esibiranno poi con i propri gruppi: Locatelli in “Right away project”; Federica Michisanti Horn Trio e Cecilia Sanchietti in “La Terza Via – The third side of the coin”.

Cecilia Sanchietti

A seguire un incontro jazz ad altissimi livelli: quello tra il quartetto di Pierrick Pedron, formidabile hard-bopper, quasi un nuovo Cannonball Adderley sulla scena europea, e Rosario Giuliani.

Rosario Giuliani

Mercoledì 11 settembre alle ore 21 alla Casa del Jazz è la volta del gruppo inedito formato dal colosso del sax baritono François Corneloup e i quattro musicisti ospiti della residenza d’artista franco-italiana alla Casa del Jazz, progettata insieme all’Institut français Italia – Ambasciata di Francia in Italia, Siae, AJC, MIdJ (Associazione nazionale musicisti jazz), Fondazione Musica per Roma e Casa del Jazz: Filippo Macchiarelli (basso), Nicola Fazzini (sassofono), Simone Maggio (pianoforte) e Massimiliano Trabucco (batteria). Una produzione originale frutto di una quattro giorni di intrecci tra le loro composizioni.

A seguire, il François Corneloup Quintet nella prima nazionale della sua nuova creazione “Revolution”: Una musica ricca e generosa, fatta di ritmi sensuali e sofisticati, canzoni virtuosistiche e melodie luminose con la gioia e il desiderio di rinnovamento assoluto.

François Corneloup Quintet / Photo Credit: Sylvain Gripoix

In chiusura, giovedì 12 settembre si torna al Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica per un doppio concerto. Alle ore 21 “La femme d’à côté”, composizioni originali di Rita Marcotulli che vogliono tradurre in musica le emozioni che nascono dai film di Francois Truffaut, le cui immagini in bianco e nero, con la regia di Maria Teresa De Vito, verranno proiettate sullo schermo alle spalle dei musicisti. Alla testa di una band stellare, Marcotulli (recentemente nominata Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, dal Presidente Sergio Mattarella), ha come ambizioso scopo quello di “trovare qualche nesso di comunicazione tra immagini, parole e musica”, partendo da un’innegabile comunanza di ispirazioni e sensazioni tra il regista francese e la pianista romana: la lirica malinconia, la poesia delle piccole cose, la nostalgia per l’infanzia, il desiderio di fuga, le contraddizioni dell’amore e il romanticismo nostalgico e mai scontato.

Rita Marcotulli

A seguire “WeTuba”, speciale progetto ideato per “Una striscia di terra feconda”, un percorso di seducente ricerca musicale con brani appositamente scritti e prevalentemente cantati in italiano dalla cantante e compositrice Ada Montellanico, che avrà al suo fianco Michel Godard, artista poliedrico e grande sperimentatore, uno dei più importanti e straordinari tubisti al mondo e in assoluto unico suonatore di serpentone, e tre musicisti che attualmente rappresentano la più innovativa espressione del giovane jazz italiano: Simone Graziano al pianoforte, Francesco Diodati alla chitarra e Francesco Ponticelli al contrabbasso.

Ada Montellanico

INFO

www.associazioneteatrodellascolto.it