
2 novembre 2019
A Orvieto dal 28 dicembre al 1 gennaio va in scena Umbria Jazz Winter #27: una cinque giorni di musica da mezzogiorno fino a notte fonda, con novanta eventi, sette location in alcuni dei luoghi più belli e suggestivi del centro storico di Orvieto, trenta band, più di centocinquanta musicisti, protagonisti di altissimo livello del jazz italiano e internazionale.
In programma quest’anno, tra gli altri: Joel Ross / Warren Wolf Quartet / Joe Locke feat. Joe Sanders e Greg Hutchinson nel “Tributo a Milt Jackson e Bobby Hutcherson”; John Scofield with Jay Anderson, Lewis Nash, Umbria Jazz Orchestra, & Orchestra da Camera di Perugia, con arrangiamenti e direzione di Gil Goldstein, in “The Magic and Mystery of the Beatles”; Danilo Rea, Massimo Moriconi e Alfredo Golino in “Le canzoni di Mina”; Paolo Fresu; Dena De Rose Quartet; Michael Supnick con Miss Faro & Red Pellini; Piero Odorici, Daniele Scannapieco, Andrea Pozza, Paolo Benedettini e Anthony Pinciotti; Giovanni Guidi; Rosario Giuliani, Joe Locke, Dario Deidda e Roberto Gatto in “Love In Translation”; Greta Panettieri Quartet special guest Max Ionata; Antonello Salis & Simone Zanchini; Mitch Woods & His Rocket 88’s; Francesco Diodati Yellow Squeeds con Francesco Lento, Gabriele Evangelista, Enrico Zanisi ed Enrico Morello; Sullivan Fortner special guest Michela Marino Lerman (tap dancer); Michele Scandroglio Group; Massimo Moriconi, Emilia Zamuner, Nico Gori ed Ellade Bandini; Dino Rubino; Every Praise & Virginia Union Gospel Choir feat. J. David Bratton “Gospel Explosion”.
UJW è un festival che si rivolge a un pubblico esperto e curioso, interessato a seguire con grande attenzione i concerti di altissima qualità previsti in cartellone, ma allo stesso tempo, considerata l’atmosfera di festa che contraddistingue il periodo di Capodanno durante il quale si svolge il festival, prevede anche una colonna sonora divertente, adatta a tutti, magari ideale per fare da sfondo a innumerevoli occasioni conviviali, affinché musica, cultura, turismo e arte del buon vivere si sommino e si confondano in una piacevole atmosfera.
Il Teatro Mancinelli è la sede dei main stage e dei concerti in prima serata; il museo Emilio Greco ospita i concerti di mezzogiorno, in un ambiente raccolto e raffinato per le proposte più intriganti; le sale del Palazzo del Capitano del Popolo, tra cui la Sala Etrusca dedicata ai pianisti, costituiscono gli spazi pomeridiani; musica non stop, da mezzogiorno a notte fonda, al Palazzo dei Sette, dove jazz ed enogastronomia, un’altra eccellenza dell’Umbria, raggiungono un’accattivante simbiosi. Ancora al Palazzo dei Sette, da mezzanotte fino al mattino, si terranno esplosive jam session, che rappresentano uno dei riti più identitari del jazz fin dalle sue origini. Jazz lunch e jazz dinner, infine, al San Francesco, e come sempre i Funk Off a sfilare per le vie del centro cittadino.
Restano centrali inoltre i due momenti che da sempre caratterizzano il festival: il primo è il concerto gospel che segue la Messa di Capodanno il pomeriggio nel Duomo, con canti religiosi della tradizione afroamericana; il secondo è la notte che saluta l’arrivo del nuovo anno con i Gran Cenoni di Capodanno e i concerti prima e dopo lo scoccare della mezzanotte.
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