5 settembre 2018
Comincia questa sera alle ore 23 su Rai5 “The Best of VsT1”, il primo dei tre special del programma di GeGé Telesforo Variazioni su Tema; il pubblico ritroverà moltissimi ospiti tra cui Renzo Arbore, Stefano Bollani, Dee Dee Bridgewater, Elio, Andy Luotto, Maria Pia De Vito, Enrico Pieranunzi e Dario Deidda. L’abbiamo intervistato.
Di Eugenio Mirti
Come sono organizzati i tre speciali XL?
Dopo i 50 episodi da 10 minuti prodotti per Rai5 nelle prime due stagioni, la Direzione del canale digitale Rai dedicato all’Arte e alla cultura, ci ha chiesto di realizzare tre puntate corpose da 52 minuti l’una.
Nel primo dei tre special in formato XL, sempre con la regia del film maker Simone Calcagni, abbiamo raccontato con un taglio originale alcuni dei momenti più interessanti e divertenti della prima stagione. “La Magia della Voce”, parte prima e seconda, sarà invece il titolo delle due puntate dedicate allo strumento voce. Insieme al Prof. Diego Cossu, pianista, cantante e vocologo di fama internazionale, abbiamo raccontato la storia, l’evoluzione, le tecniche e la bellezza del nostro strumento primordiale, avvalendoci della collaborazione di un numero cospicuo di amici insegnanti di canto, cantanti, vocal coach, logopedisti, ed esperti di Voce Artistica.
Forse, uno dei lavori più belli e curati fra i tanti che ho realizzato per la tv musicale in oltre 35 anni di carriera.
Qual è il bilancio della seconda stagione di “Variazioni su Tema”?
Personalmente, sono molto soddisfatto del lavoro svolto. In questa seconda stagione, pur mantenendo intatto il format originale da 10 minuti, ci siamo evoluti tecnicamente utilizzando riprese video più pulite con immagini HD in 4K, un montaggio più veloce e curato, un audio impeccabile curato dall’ingegnere del suono Riccardo Bomarsi, contenuti ponderati e cuciti addosso ai nostri ospiti.
Insieme a Roberto Ramberti, Francesco Tromba e la produzione ZENART, abbiamo lavorato a basso costo, e creato da veri artigiani un linguaggio, uno stile tv innovativo nel raccontare la Musica e i suoi protagonisti. Il nostro piccolo programma, oggi proposto in tutto il mondo da RAI Italia, è diventato un modello che ha ispirato anche altre produzioni per reti nazionali ed estere.
Ma il nostro marchio di fabbrica resta però il gusto e il piacere dell’improvvisazione, musicale e verbale che, come ben sapete, non è una cosa, o meglio, un’Arte che si può improvvisare!
Quali sono le sfide del jazz italiano a tuo avviso? E del realizzare un programma di jazz su un canale nazionale?
Il Jazz Italiano è in gran forma. Ne parlavo con Paolo Fresu giorni fa a L’Aquila, in occasione del concerto di chiusura dei Musicisti Italiani di Jazz per le Terre del Sisma 2018. Negli ultimi anni, sono venuti fuori talenti incredibili, preparati e onnivori musicalmente. La sfida sarà quella di sempre, convincere le Istituzioni, radio e tv che, come in altri paesi civili, sostenere e incentivare la Cultura, l’Arte, la Musica con i suoi infiniti valori e gli Artisti, non può che migliorare la società e la nostra esistenza.
30 anni fa, non esisteva internet, ma in tv su RAI2, dal 1987 al 1989, c’era un programma chiamato DOC che ha formato alcuni fra i più quotati Musicisti Italiani di oggi, proponendo Musica dal vivo e di tutti i generi. La domanda che dovremmo farci è se oggi la tv, come mezzo, con i suoi costi esagerati, può reggere il confronto con gli smartphone, internet e i suoi infiniti contenuti alla portata di tutti, gratis.
Ci sarà una terza stagione?
Non credo che ci sarà una nuova stagione di Variazioni su Tema così come è, con episodi da 10 minuti. Ma con il Direttore Piero Corsini stiamo valutando una mia nuova idea, un nuovo format originale con il quale proporre Musica e altri ingredienti stimolanti per i telespettatori sempre più esigenti di RAI5.