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Teate Winter Festival</br> Intervista a Grazia Di Muzio
Photo Credit To Fabrizio Giammarco

Teate Winter Festival
Intervista a Grazia Di Muzio

Il 2 dicembre 2016 è iniziato a Chieti il “Teate Winter Festival”, rassegna che si concluderà il 5 gennaio 2017. Abbiamo intervistato Grazia Di Muzio, project manager del festival.

Di Eugenio Mirti

Il festival è alla sua seconda edizione: quali sono gli elementi di novità di quest’anno?
Abbiamo voluto inserire due masterclass per rendere protagonisti i giovani; la prima, per i violinisti,  è stata realizzata da Alessandro Quarta; la seconda invece sarà tenuta giovedì 22 dicembre da Lorenzo Tucci, Luca Mannutza e Luca Fattorini con tema “il Trio”

Nel cartellone c’è una evidente preponderanza di musicisti italiani: una scelta voluta?
Certo, uno dei nostri obiettivi è quello di valorizzare gli artisti nazionali, e in particolare quelli abruzzesi; per esempio i piccoli eventi nei locali della città sono dedicati esclusivamente a loro. Non mancano nomi di richiamo internazionale, per esempio l’anno scorso fu ospite Gregory Hutchinson, ma il nostro obiettivo è quello di promuovere il jazz italiano.

Ci sono molti eventi che integrano i concerti: ce li vuoi raccontare?
C’è il concorso di fotografia “Jazz’n’Click”, dedicato ai fotoamatori; abbiamo inoltre coinvolto numerose attività commerciali della città con diverse iniziative, in particolare ci saranno le presentazioni di due libri: “Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore” di Stefano Zenni, che interverrà personalmente, e Breve storia del Pianoforte Jazz. Un racconto in bianco e nero” di e con Sergio Pasquandrea, autore che sicuramente a Jazzit conoscete benissimo.

Quali erano gli obiettivi che vi eravate posti nell’ideare questa manifestazione e quali sono quelli attuali?
L’obiettivo era quello di promuovere sempre di più la Città di Chieti, e devo dire che la proposta, grazie anche all’appoggio del Sindaco, ha incontrato il favore di tutte le attività commerciali. Ci sono state presenze da Roma, dall’Umbria e perfino dal Trentino, ma il desiderio è quello di organizzare degli eventi che vedano la partecipazione di pubblico che venga integralmente da fuori, in maniera da far conoscere la nostra città.