
Lo so, lo so, ultimamente il blog langue. Troppe cose da fare, troppo poco tempo per farle.
E allora, in attesa di contributi più polposi, eccovi un intero disco in piano solo del grandissimo (e ampissimamente sottovalutato) Jaki Byard, che qui è colto in una frizzante vena stride. Che poi è quella che preferisco.
Per darvi un rinfrescante buongiorno in questo afoso 7 luglio 2016.