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Lazio Sound 2023: la finale di Jazzology

Lazio Sound 2023: la finale di Jazzology

11 maggio 2023

Il 14 maggio a Frosinone, alle 18.30 presso il Conservatorio Licinio Refice (Viale Michelangelo), si terrà la finale della categoria Jazzology di Lazio Sound 2023, il programma della Regione Lazio a sostegno della musica under 35 che, dopo la finale della categoria Songwriting Heroes il 6 maggio e quella di Urban Icon il 7 maggio, annuncia l’appuntamento con le finali della categoria Jazzology, una staffetta di eventi per Lazio Sound, che vedrà protagoniste le eccellenze musicali del Lazio, intercettate dalla direzione e dal comitato artistico, affiancati da grandi nomi della scena musicale italiana.

Sul palco di Frosinone accompagnerà i finalisti Adriano Tortora Trio (Adriano Tortora –  piano e composizioni; Davide Di Sauro – contrabbasso; Simone Zaniol – batteria), Alessandra Diodati “Ale’ne” e Conversessions (Giacomo Tagliaventi – tastiere; Emanuele Righini – chitarra; Lorenzo Reggio – chitarra; Davide Fabrizio – batteria; Guglielmo Molino – basso), un ospite d’eccezione: lo straordinario pianista Danilo Rea. A decretare il vincitore della categoria saranno Mario Ciampà (direttore artistico del Roma Jazz Festival) e Serena Brancale (cantante e docente).

La serata è aperta al pubblico e sarà a ingresso gratuito. La categoria Jazzology, come ogni anno, premia le nuove leve e le giovani eccellenze del jazz italiano, con un occhio ai maestri del virtuosismo, ma aperto anche alle più svariate contaminazioni che, nel corso degli anni, hanno nutrito la musica jazz, rendendola un genere unico e straordinario.

In palio, per il vincitore della categoria, oltre a percorsi professionali di primo livello attraverso programmi e risorse dedicate alla promozione, alla produzione, alla consulenza manageriale e alla formazione, è prevista anche la partecipazione alla 57a edizione di Donostiako Jazzaldia, a San Sebastián (Spagna).

I vincitori della terza edizione di Lazio Sound si esibiranno poi a luglio nella suggestiva cornice del Castello di Santa Severa, nell’ambito del grande appuntamento annuale con il Lazio Sound Festival.

Lazio Sound è il programma delle Politiche Giovanili della Regione Lazio, per supportare e rafforzare lo sviluppo del sistema musicale del Lazio attraverso strumenti economici, interventi mirati, partnership e attività di promozione, finalizzate a sostenere le componenti artistiche giovanili indipendenti.

Ospite d’eccezione della serata sarà il celebre pianista Danilo Rea. La storia in musica di Rea, nato a Vicenza ma trasferitosi a Roma sin da bambino, del resto, nasce proprio nella capitale, tra le pareti di casa, dove l’incanto per i vecchi vinili di Modugno è più forte, già da piccolissimo, di qualsiasi divertimento: il vero gioco è suonare il piano, il vero incanto è la musica, il vero sogno è la melodia, il vero abbandono è nell’armonia. E la passione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in pianoforte con il massimo dei voti e dove insegna alla cattedra di jazz fino al 2017.

Studi classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono attraverso il jazz, la sua vera passione, in uno stile inconfondibile e unico composto da due ingredienti fondamentali: la melodia e l’improvvisazione. Appena maggiorenne esordisce con lo storico Trio di Roma, insieme a Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto; parallelamente accompagna come pianista i più importanti cantautori italiani: Mina lo vuole prima ancora di Gino Paoli, ed entrambi gli restano fedeli negli anni, fino ad oggi.

Intanto collabora con Claudio Baglioni, Pino Daniele, Domenico Modugno, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano. Il suo talento lo porta ben presto ad affermarsi anche sulla scena internazionale e a suonare al fianco dei più grandi nomi del jazz come Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Tony Oxley, Joe Lovano, Gato Barbieri, Aldo Romano, Brad Mehldau, Danilo Pérez, Michel Camilo e Luis Bacalov. Nel 1997, con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, fonda “Doctor 3”, il trio che per tre anni riceve il premio della critica come miglior gruppo jazz italiano, e che per più di dieci anni lo porta a calcare i più importanti palcoscenici nazionali ed esteri, con esibizioni in Europa, Stati Uniti, Sudamerica e Cina.

A partire dal 2000 Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle sue performance sono le più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera. Il suo primo lavoro da solista è “Lost in Europe” (2000), composto durante un tour in Europa; nel 2003 pubblica “Lirico”, in cui miscela lirica e jazz, improvvisando su temi operistici e mettendone in luce la grande attualità. Seguono “Solo” (2006) e “Introverso” (2008), album in cui Rea si cimenta con composizioni inedite di piano solo, fino ad arrivare al pluripremiato “A Tribute to Fabrizio de André”, omaggio al grande cantautore e poeta genovese, inciso per la prestigiosa etichetta tedesca ACT nel 2010.

I suoi concerti in piano solo, con le improvvisazioni che spaziano su qualsiasi repertorio, conquistano le platee di tutto il mondo: oltre a essere il primo jazzista a tenere un concerto in piano solo alla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica (nel 2003), nel 2006 è protagonista di un memorabile concerto al Guggenheim Museum di New York. Successivamente, con “Concerto per Peggy”, in occasione del 60° anniversario della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, rende omaggio a Peggy Guggenheim con un recital pianistico che attraversa e celebra la musica classica americana della prima metà del secolo scorso.

Nel 2009 si esibisce al Teatro la Fenice di Venezia e chiude la 68° stagione della Camerata Musicale Barese con un concerto al Teatro Petruzzelli. Tra le sue collaborazioni più recenti, i lavori con Gino Paoli: già compagni di avventura nel progetto “Un incontro in Jazz”, il sodalizio artistico prosegue con l’album e il progetto live “Due come noi che…” (2012), “Napoli con Amore” (2013), e “3” (2017), un omaggio alla canzone d’autore francese, edito dall’etichetta Parco della Musica Records.

Nel 2014 Danilo firma le musiche per il film “Quando c’era Berlinguer” e nel 2015 quelle per “I bambini sanno”, entrambi per la regia di Walter Veltroni; nell’estate dello stesso anno viene presentato in anteprima mondiale a Umbria Jazz “…IN BACH?”, il progetto live a quattro mani con Ramin Bahrami, omaggio all’imponente eredità musicale di Johann Sebastian Bach, che nel 2017 diventa un disco edito dalla DECCA, dal titolo “Bach is in the air”.

Il 16 ottobre 2015 esce “Something in our way” (Warner Music Italy), nuovo disco in piano solo ispirato all’indimenticabile repertorio dei Beatles e dei Rolling Stones. Dal 27 aprile all’8 maggio 2016, attraverso il tour di Umbria Jazz in Cina, i suoi concerti in piano solo toccano prestigiose venue e importanti teatri nelle città di Pechino, Shangai, Qingdao e Canton.

Il 3 Novembre 2016 gli viene consegnato il prestigioso Premio Vittorio De Sica per la Musica, un riconoscimento che viene conferito a personalità di rilievo nel campo del cinema e delle altre arti, della cultura, delle scienze e della società per il complesso della loro carriera, o per meriti rilevati nel corso dell’anno.

Il 1 dicembre 2016, a seguito del successo ottenuto dal tour di Umbria Jazz in Cina, gli viene conferito il Leone D’Oro, assegnato a personalità del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo, che si sono distinte nelle relazioni con la Cina, in occasione dei China Awards 2016, evento organizzato dalla Fondazione Italia Cina e da MF/ Milano Finanza, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Ambiente, della Camera di Commercio Italo Cinese e con la partnership della Camera di Commercio Italiana in Cina.

Il 4 marzo 2017, presso l’Aula Magna di Palazzo Pietro Tiravanti, l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, alla presenza del Direttore Generale del MIUR, gli viene conferito il Diploma Accademico di Secondo Livello Honoris Causa in Nuove Tecnologie dell’Arte, per il profondo impegno profuso nel diffondere l’arte della musica.

È tra i pochi italiani ad essere menzionato nella più accreditata enciclopedia globale del jazz “The Biographical Encyclopedia of Jazz”, di Leonard Feather e Ira Gitler; da dieci anni contribuisce all’impegno di volontariato dell’Associazione Donatori di Musica, tenendo concerti gratuiti negli ospedali italiani. Ad oggi, la sua attività concertistica prosegue prolifica con tournée in Italia e all’estero.

Nell’aprile del 2018 viene pubblicata da Rai Eri la sua biografia, dal titolo “Il Jazzista Imperfetto”, scritta da lui insieme a Marco Videtta. Nel 2020-2021 prende parte alla trasmissione radiofonica su Rai Uno dal titolo “Il Jazzista Imperfetto” come autore e conduttore, sempre in coppia con Marco Videtta.

INFO

www.laziosound.regione.lazio.it