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Jazz & Wine of Peace 2023, il festival transfrontaliero che celebra la pace

Jazz & Wine of Peace 2023, il festival transfrontaliero che celebra la pace

17 ottobre 2023

Dal 26 al 29 ottobre 2023 XXVI edizione di Jazz & Wine of Peace, il festival transfrontaliero che si svolge fra Collio friulano e sloveno, e che grazie alla musica jazz, riconosciuta anche dall’Unesco come strumento di unione tra le culture e di dialogo, celebra la pace e l’amicizia fra i popoli.

La manifestazione, che incarna appieno lo spirito di Go!2025/ Gorizia/Nova Gorica capitale della cultura, è organizzata, con la direzione artistica di Mauro Bardusco, dal Circolo Controtempo di Cormons, quartier generale da cui si dirama il festival diffuso: diciotto concerti che si tengono in teatri (Teatro Comunale di Cormons, Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo, Kulturni Dom di Gorizia e di Nova Gorica, Sala Bergamas di Gradisca d’Isonzo), aziende vitivinicole e dimore storiche (Jermann, Vila Vipolže, Tenuta Villanova, Lis Neris, Cantina dei Produttori di Cormons, Enoteca di Cormons, Borgo San Daniele, Borgo Conventi, Gradis’ciutta, Polje, Villa Codelli, Villa Nachini Cabassi, Abbazia di Rosazzo, Villa Attems Cernozza de Postcastro, Angoris, Castello di Spessa), mentre i locali del territorio ospitano eventi collaterali.

IL PROGRAMMA

Al Jazz & Wine of Peace grande musica, eccellenze enogastronomiche e cibo sostenibile vanno da sempre a braccetto, perciò quest’anno il programma presenta (nella giornata finale di domenica 29 ottobre) un evento speciale, “Food”, che vedrà come protagonista un duo internazionale d’eccezione composto dal trombettista Paolo Fresu e dal pianista cubano Omar Sosa, che porteranno in scena alle 21 nel Teatro Comunale di Cormons il loro nuovo progetto che indaga il tema del cibo e il suo mondo, raccontandolo in musica e trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’estetica e dell’etica. Per un intero anno sono stati registrati i suoni di cantine e ristoranti, oltre le voci di chi in questi luoghi vi lavora. Suoni meccanici di presse e delicati tintinnii di calici, l’olio che frigge, il vino versato in un bicchiere o un coltello che taglia una carota, oltre alle voci narranti in lingua italiana, sarda, friulana, spagnola, francese, inglese e giapponese. Sono i racconti di ricette, ambientazioni culinarie e socialità. Tutto ciò diventa la colonna sonora di “Food”, laddove i suoni, debitamente tagliati, equalizzati e messi in loop, fungono da basi per le varie composizioni originali scritte da Paolo Fresu e da Omar Sosa. Nel pomeriggio, alle 16.30, nello spazio accogliente di Borgo San Daniele, i due musicisti saranno anche al centro di un incontro sull’etica e la sostenibilità del cibo, nel solco dell’impegno legato al progetto che stanno portando avanti attraverso la musica. Interverrà all’incontro anche un portavoce del Banco Alimentare FVG, associazione cui sarà devoluta una parte degli incassi del concerto.

Photo Credit To Roberto Cifarelli

Il programma di quest’anno porta al festival il meglio del jazz oggi in circolazione. Fra i tanti, si segnala la prima assoluta italiana del progetto che unisce due artisti straordinari:, il chitarrista brasiliano Yamandu Costa e il fisarmonicista francese Vincent Peirani (venerdì 27 ottobre, alle ore 21.30, al Teatro di Cormons). Considerato il più grande chitarrista brasiliano dei nostri giorni, Yamandu Costa è anche uno dei più grandi musicisti brasiliani di tutti i tempi, mentre Vincent Peirani è un vero e proprio prodigio della fisarmonica, richiesto in tutto il mondo in ambito jazz e world music.

Andando in ordine cronologico, nella prima giornata del festival fra i protagonisti, in solo, c’è il pianista americano Chris Jarrett (giovedì 26 ottobre, alle 15, a Villa Attems Cernozza de Postcastro), fratello minore del leggendario Keith, che nelle sue composizioni combina con talento e creatività generi musicali diversi, dalla classica al jazz, passando per il folk.

Photo Credit To Rosemarie Schrick

Sempre giovedì 26, appuntamento alle 21.30 nel Teatro Comunale di Cormons, per il primo evento, che vede quest’anno il festival aprirsi ad altri generi, dal titolo “Viva De André”, la rilettura in chiave jazz dei grandi classici del celebre cantautore genovese. Il concerto/racconto è affidato a Luigi Viva, socio fondatore della Fondazione De André e al quintetto capitanato dal chitarrista Luigi Masciari, che ha composto la musica dello spettacolo insieme ad alcuni dei migliori jazzisti italiani, ovvero il sassofonista Francesco Bearzatti, il bassista Francesco Poeti, il batterista Pietro Iodice e il pianista Alessandro Gwis.

Venerdì 27 ottobre l’antica Abbazia di Rosazzo, alle 11, ospiterà “Miserere”, progetto crossover del sassofonista Rosario Giuliani con il MAC Saxophone Quartet, in cui l’arte dell’improvvisazione tipica del linguaggio jazz si sposa con gli stilemi del passato: un millennio di capolavori attinti dagli antichi antifonari gregoriani e dai laudari medievali, dal contrappunto rinascimentale di scuola romana e veneziana, fino a toccare il melodramma. Un excursus nel suono italiano attraverso i secoli con le musiche di Monteverdi, Donizetti, Rossini, Vivaldi e di tanti altri compositori. Nella stessa giornata, alle 18, la Sala Bergamas di Gradisca d’Isonzo ospiterà il trio capitanato da uno dei grandi protagonisti del jazz europeo, il contrabbassista Henri Texier, in formazione con Sébastien Texier al sassofono e Gautier Garrigue alle batterie.

Sabato 28 ottobre appuntamento alle 11, al Kulturni Dom di Nova Gorica, con tre musicisti provenienti da tre diversi Stati europei, Gran Bretagna, Italia e Svezia, che si incontrano nel trio guidato dal sassofonista Andy Sheppard, con la pianista Rita Marcotulli e il contrabbassista Carlos Bica.

Nella stessa giornata, alle 18, nel Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo, il concerto che porterà il festival anche nei territori del progressive rock, in pieni anni Settanta, ovvero il “Patrizio Fariselli plays Area”: nel cinquantennale della pubblicazione del disco cult della formazione di Demetrio Stratos, “Arbeit macht frei”, sarà proposta l’esecuzione integrale dell’album, pubblicato nel 1973. Fariselli non solo ha curato l’arrangiamento e l’orchestrazione di tutte e sei le tracce, adattandole alla formazione degli Area Open Project, ma ha anche recuperato alcune parti inedite che il gruppo eseguiva in concerto negli anni Settanta e che mai sono apparse su disco.

La giornata si concluderà al Teatro comunale di Cormons, alle 21.30, con il concerto del quintetto capitanato da Enrico Rava, “The Fearless Five”, il suo più recente progetto, con una formazione di giovani musicisti di talento: Matteo Paggi al trombone, Francesco Diodati alla chitarra, Francesco Ponticelli al contrabbasso ed Evita Polidoro alla batteria.

Photo Credit To Luca Vantusso

In programma, inoltre, i concerti “Witch’n’Monk” (giovedì 26, alle 11, nella Cantina Jermann di Dolegna del Collio) con il jazz crossover del duo musicale composto dal flautista colombiano Mauricio Velasierra e dalla soprano/chitarrista britannica Heidi Heidelberg; il progetto “Hidden Rooms” del Marco Centasso Quartet (giovedì 26, alle 18, nella Cantina Produttori di Cormòns); il sorprendente collettivo viennese AHL6 (venerdì 27, alle 15, a Villa Codelli di Mossa); il vibrafonista statunitense Joell Ross, in quartetto con il suo “Good Vibes” (sabato 28, alle 15, a Villa Nachini Cabassi di Corno di Rosazzo); il duo italo-americano Marco Colonna e Alexander Hawkins, che rilegge per clarinetto e piano una delle figure centrali nello sviluppo del jazz moderno con “Eric Dolphy Underlined” (domenica 29, alle 11, nel Castello di Spessa di Capriva del Friuli); il progetto in quartetto della trombettista e compositrice canadese, figura di spicco del jazz sperimentale, Steph Richard “Supersense” (domenica 29, alle 13.30. nella Tenuta Villanova di Farra d’Isonzo) e il quartetto Jim & the Schrimps, nel quale il batterista newyorkese Jim Black ha riunito intorno a sé talenti della giovane scena jazz berlinese (domenica 29, alle 15.30, a Vila Vipolže di Vipolže).

Marco Centasso Quartet – Photo Credit To Furio Ganz

L’ANTEPRIMA

Lunedì 23 ottobre, alle 20.30, nello spazio del Kulturni Dom di Gorizia, anteprima del festival fra cinema e musica, con protagonisti i musicisti che appartengono all’Orchestra of the Imaginary slovena e alla Zerorchestra italiana. Guidati dal maestro Andrej Goricar, che ha anche composto la colonna sonora, accompagneranno dal vivo “Erotikon”, film muto cecoslovacco del 1929, diretto da Gustav Machatý, che esplora il desiderio e la morale nella società borghese. L’evento è organizzato unitamente con il Palazzo del Cinema, in collaborazione con Zerorchestra, Cinemazero, Le Giornate del Cinema Muto e Kulturni Dom. L’incasso della serata sarà devoluto, nel percorso intrapreso lo scorso anno, all’associazione Amici del Cuore di Trieste.

Zerorchestra

IL PERCORSO JAZZ & TASTE

Si aggiungono al programma del festival i sei appuntamenti del percorso “Jazz & Taste”, nei quali, in dimensioni più intime, e con un’ora di tempo, la degustazione di vini si abbina all’ascolto di brani appositamente scelti dai musicisti per esprimere il particolare e mutevole carattere del vino e le sue caratteristiche.

Si comincia giovedì 26 ottobre con un doppio appuntamento: il primo alle 13, a Borgo San Daniele (Cormons), con il concerto di Ajda & Tilen, duo voce e chitarra; alle 16.30, alla Tenuta Borgo Conventi di Farra d’Isonzo, Alice Smeraldo e Vid Luka Narea si esibiranno rispettivamente alla chitarra e al contrabbasso. Venerdì 27, alle 13, sarà la cantina Polje a ospitare il Duo Vadis, composto dai chitarristi Anton Lorenzutti e Tilen Kravos. Nella stessa giornata, tappa all’Enoteca di Cormons (ore 19.30) con Monket, omaggio a Thelonius Monk del trombettista Francesco Ivone. Ultimi due Jazz & Taste in programma, sabato 28 ottobre, alle 13, nella cantina Lis Neris di San Lorenzo Isontino, dove è atteso il concerto del pianista David Križaj con il basso elettrico di Timi Vremec; alle 16.30, a Borgo Gradis’ciutta, si esibirà invece Gabriele Leporini in un assolo di chitarra.

Quest’anno il festival ha scelto di far conoscere attraverso Jazz & Taste il talento di giovani musicisti italiani e sloveni, allievi o ex allievi oggi già professionisti, di Zlatko Kaučič, noto musicista improvvisatore, batterista jazz, percussionista sloveno, che ha fatto da mentore a tantissimi artisti ormai affermati e che dal 2002 dirige a Nova Gorica la scuola di musica Zvočni izviri. La direzione artistica dei Jazz&Taste è non a caso affidata a Tilen Kravos, giovane chitarrista formatosi nella scuola ed oggi stimato professionista. Durante il festival, il 27 e 28 ottobre, a Medana, Kaučič terrà un workshop musicale aperto a ragazzi e adolescenti, guidandoli alla scoperta di come nasce la musica, senza partiture, ma interpretata come esperienza comunitaria di libertà condivisa e collettiva. Il workshop si concluderà con una performance in programma il 29 ottobre, alle 17, al Kulturni Dom Gorizia.

Ma la musica non si ferma mai durante il Jazz & Wine of Peace: come sempre i locali di Cormons faranno festa e parteciperanno con gli appuntamenti, dopo i concerti, del percorso ‘Round Midnight, music & food.

INFO

www.controtempo.org