Si terrà dal 18 al 20 luglio 2016 con la direzione di Maria Pia De Vito la rassegna Jazz Voices of Europe, nel contesto della 64a edizione del Ravello Festival. Saranno presenti tre grandi personalità che nel corso della loro carriera hanno ampliato l’immaginario collettivo del ruolo della cantante: ci saranno infatti Maria João e Norma Winstone oltre alla stessa Maria Pia De Vito, che abbiamo intervistato per l’occasione oggi, proprio mentre si recava al Festival Iseo Jazz: riceverà infatti domani il Premio alla carriera dalle mani di Rita Marcotulli, con cui la sera stessa si esibirà in duo.
di Eugenio Mirti
Come è nata questa rassegna dedicata alla voce europea nel jazz?
In origine avevo ricevuto un invito a partecipare come artista, con il mio progetto “Moresche e altre invenzioni” insieme all’Ensemble Burnogualà; più avanti mi chiesero di organizzare anche altri due eventi e così mi sembrava interessante dedicarli al canto jazz concentrandoli in tre giorni vicini.
Come hai scelto gli artisti?
Ho voluto chiamare Norma Winstone che con il suo lavoro è stata un faro per tutti noi; fu lei ad aprire la porta di un suono europeo melodico non solo riferito alla tradizione americana, ma accompagnato dalla ricerca delle proprie radici. Maria João quando comparve nel mondo del jazz apportò una vocalità spontanea, selvaggiamente ritmica ed essendo di origine portoghese e mozambicana anche lei ha sviluppato un grande lavoro sulle radici: Africa, fado, choro, improvvisazione jazz…
Non ci saranno solo voci però!
Assolutamente no! Abbiamo previsto infatti un concerto che è una prima mondiale: l’incontro tra Egberto Gismonti (che eseguirà anche un concerto in solo) e Maria João; ho anche coinvolto Ralph Towner che sunerà in duo con Norma Winstone, che si esibirà poi con il suo trio insieme a Glauco Venier e Klaus Gesing. Inoltre io presenterò il mio progetto SARAU insieme a Huw Warren, Gabriele Mirabassi e Roberto Taufic.
“Jazz Voices of Europe” continuerà nel futuro?
Mi auguro di si, vedremo cosa accadrà!