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Jazz in Russia
Intervista a Natalya Skvortsova

Jazz in Russia</br>Intervista a Natalya Skvortsova

Protagonista del recente tour di Emanuele Cisi in Russia, abbiamo intervistato Natalya Skvortsova in occasione del tour che realizzerà in Italia a partire dal 14 ottobre.

Di Eugenio Mirti

Una breve descrizione di te e dei tuoi studi musicali.
Ho studiato jazz alla Moscow State University of Culture and Art. In generale la mia musica è una sintesi della musica classica russa, del folk russo e dei diversi stili del jazz: straight, fusion, contemporary e free. Io e la mia band  Live People Ensemble  cerchiamo di non ripetere ciò che è già stato fatto dai grandi musicisti del passato e proviamo a portare qualcosa di originale cercando nella ricca eredità musicale del mio paese che, sfortunatamente, è stato troppo a lungo chiuso al  resto del mondo e non ha avuto la possibilità di contribuire allo sviluppo del jazz europeo.

Quali differenze vedi tra il jazz europeo, quello americano e quello russo?
Il jazz europeo non è omogeneo, è costruito con una grande varietà di tradizioni differenti e include più musica classica: troviamo l’impressionismo francese, l’espressione italiana, il pragmatismo tedesco. La musica improvvisata russa appartiene senza dubbio a questa famiglia, si richiama alla musica di Tchaikovsky, Rachmaninoff e Shostakovich e ai libri di  Tolstoy, Dostoyevsky, Chekhov o Bulgakov. Tutti questi lavori hanno uno spirito e uno stile unici: noi cerchiamo di richiamarli utilizzando il linguaggio del jazz.

Cosa suonerai nel tuo tour italiano? Come hai scelto i musicisti?
Suonerò le mie composizioni, brani che di solito suono con i Live People Quintet, oltra ad alcuni standard. A maggio ho avuto l’opportunità di suonare con Emanuele Cisi in Russia, dunque mi sono formata un’ottima opinione dei musicisti italiani. Con il batterista Andrea Beccaro abbiamo già collaborato prima; con Jacopo Albini (sax) e Marco Piccirillo (contrabbasso)  invece sarà la prima occasione di suonare insieme.

Quali sono i tuoi progetti dopo il tour?
In realtà sono molto contenta di venire in Italia e quasi non riesco a concentrarmi su altro! Mi piacerebbe registrare un album in solo, ci penso da molto e probabilmente è arrivato il momento giusto.

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