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Ivrea Open Papyrus Jazz Festival 2023 – Tutti i colori del mondo, omaggio a Rosa Parks

Ivrea Open Papyrus Jazz Festival 2023 – Tutti i colori del mondo, omaggio a Rosa Parks

1 settembre 2023

L’Open Papyrus Jazz Festival d’Ivrea – Parole di Jazz, che ha scelto come tema di quest’anno “Tutti i colori del mondo, omaggio a Rosa Parks”, giunge quest’anno alla sua 43a edizione, organizzato come sempre da Ivrea Jazz Club e Music Studio, con la direzione artistica del batterista, percussionista e compositore Massimo Barbiero. Una manifestazione culturale nella quale da anni l’inserimento di musica, danza, letteratura, pittura e fotografia si sono lentamente fuse in un unico corpo, diventando così un’originale e straordinaria esperienza di reali contaminazioni.

Il direttore artistico Massimo Barbiero ha dichiarato: «Tutti i colori del mondo: una riflessione sull’integrazione? Su quanto siamo tutti unici ma diversi, eppure uguali? Anche, ed è semplice vedere le analogie con qualsiasi forma d’arte, e ancora di più con il jazz, che da sempre è la metafora, se vogliamo, più “carnale” di quella integrazione tra linguaggi diversi, che si fondono in uno nuovo, diverso e irripetibile. Questo avviene nell’arte e nella vita in maniera naturale, forzarlo significa produrre una violenza e in questi anni lo vediamo ovunque: dai talent alla ricerca del consenso in ogni campo. La necessità di produrre denaro ha degenerato e generato mostri ovunque, al punto da non saperli nemmeno più riconoscere. Questa è stata per noi la vera, unica difficoltà di questi anni, prima ancora della pandemia, delle risorse economiche e dei contrasti “politici”. Il sentire forte la necessità di quella responsabilità morale che da sempre consideriamo il faro di chi sta provando a fare cultura. Il non sentire condivisa questa necessità di integrazione significa non comprenderla nemmeno. Non importa su cosa si stia lavorando, ma un progetto culturale deve avere come primo obiettivo la costruzione di un “pensiero”; come detto altre volte, ormai sembra che l’intrattenimento si sia lentamente e subdolamente sostituito alla cultura e, fermo restando che anche l’intrattenere possa essere fatto in maniera seria, cercare di far pensare facendo convivere il convivio, lo stare insieme, non solo è possibile, ma fondamentale ed è da sempre la strada per crescere. C’è la tendenza a credere che la cultura sia ormai una cosa snob, stanca e noiosa… che pensare non sia necessario se si esce per passare una serata a un concerto, a una mostra o a teatro. Si confonde la cultura con il distrarsi… Ecco, noi crediamo che Rosa Parks, la cui dedica non è certo una novità, significhi che quel “I will not apologize” (“Non chiederò scusa”) sia ancora presente, non solo per i neri d’America. Lo sfruttamento, il razzismo, le guerre sono intorno a noi e fingere di non vederlo, considerarlo ormai “normale”, non risolve il problema. Che fare allora? Basta un concerto, una mostra, un libro o una coreografia a salvare il mondo? Forse no, ma la cultura ha il compito di raccontare la realtà, di descriverla nella maniera più dura. La cultura parla sempre a chi vuole sentire e, soprattutto, a chi non ha paura di sentire. L’importanza della cultura: quella risorsa immateriale per eccellenza, qualcosa di complesso, che passa per il sentimento di cittadinanza e di appartenenza, piuttosto che d’immobile identità. Questo è l’impegno che da sempre dà un senso al nostro lavoro».

Programma Ivrea Open Papyrus Jazz Festival 2023

Mercoledì 6 settembre
ore 18.00 – Foravia, inaugurazione
Mostra: Tutti i colori del mondo
a cura di ARTE IN FUGA
Elisa Bonotti, Susanna Clarino, Ilaria Mensa, Antonio Muroni

Guido Michelone presenta il libro Il Jazz e l’Italia. 100 musicisti si raccontano (Arcana Edizioni, 2023)

Concerto: Behind The Horizon of Events
Christian Russano: chitarra

Seguirà aperitivo

Giovedì 7 settembre
ore 18.00 – Spritz, mostra – concerto
Inaugurazione mostra: Immaginare la musica
Luca d’Agostino, Luciano Rossetti

Quando il fotografo ama veramente il soggetto che ritrae ed è interessato a quello, più che al puro gesto fotografico, ecco l’ammirazione, il desiderio, la felicità dello scatto riflettersi nell’immagine in tutta quella che noi chiamiamo a volte “bellezza”. Le fotografie di Luca Alfonso d’Agostino e Luciano Rossetti (da molti anni complici professionali con la loro Phocus Agency) sono speciali proprio per questo. Raramente il loro occhio fotografico, pur nelle implicite differenze individuali, mira semplicemente a riprendere il musicista in concerto. Anzi, è del tutto chiara l’intenzione di muoversi oltre questo semplice intento, assumendo una prospettiva ampia e quanto più possibile personale. Al punto che ogni immagine, in definitiva, mette veramente in condizione lo spettatore di “immaginare la musica”. Ma il gioco, la sfida, è tanto più stimolante quando le musiche rappresentate sono molteplici e diversissime, com’è proprio il caso di quelle qui comprese e che spaziano dal jazz alla classica, dal reggae alla canzone d’autore, dal rock alla sperimentazione colta. Questa è la ricchezza del lavoro rappresentato in “Immaginare la musica”: la capacità di raccontare, con impeccabile rigore professionale e perfezione stilistica, la molteplicità sonora del nostro tempo, attraverso una lettura puntuale e raffinata di un fenomeno artistico così complesso.

Concerto: Verso la quarta dimensione
Emanuele Sartoris: pianoforte
Marco Bellafiore: contrabbasso

Seguirà aperitivo

Venerdì 8 settembre
ore 21.00 – Cortile Museo Garda, concerto di Massimo Barbiero, Danilo Gallo e Maurizio Brunod, con special guest Roberto Ottaviano
Massimo Barbiero: batteria e percussioni
Maurizio Brunod: chitarra classica ed elettrica
Danilo Gallo: basso elettrico e contrabbasso
Roberto Ottaviano: sax soprano

ore 22.15 – Cortile Museo Garda, concerto di Rossana Casale “Joni” – omaggio a Joni Mitchell
Rossana Casale: voce
Emiliano Begni: pianoforte
Francesco Consaga: sax soprano e flauto traverso
Ermanno Dodaro: contrabbasso
Gino Cardamone: chitarra jazz

Sabato 9 settembre
ore 18.00 – ZAC
Abbey Lincoln
Una voce ribelle tra jazz e lotta politica
di Luigi Onori (edizioni L’Asino d’oro)
coordina Davide Gamba
In collaborazione con Libreria Mondadori
Edito dalla casa editrice L’Asino d’oro, Abbey Lincoln. Una voce ribelle tra jazz e lotta politica è un libro importante scritto da Luigi Onori, grande storico e giornalista, su una delle artiste più rappresentative della musica jazz, una audace combattente, una donna straordinaria, Abbey Lincoln.

Seguirà aperitivo

ore 19.00 – concerto di Massimo Silverio e Nicholas Remondino
Massimo Silverio: chitarra e voce
Nicholas Remondino: batteria

Tra il fascino della terra di confine e la tradizione di un dialetto che è idioma antico, Massimo Silverio forma il suo personalissimo linguaggio che ritratta la musica moderna, il canto popolare e la poesia. Nicholas Remondino è un musicista piemontese che ha un rapporto estremamente profondo con la percussione ed esplora tutte le possibilità tecniche e dell’intera struttura dello strumento, con un lavoro molto ricercato nella direzione del jazz e dell’improvvisazione.

ore 21.00 – Cortile Museo Garda, concerto
JAZZ LADIES Paola MeiElisabetta Prodon
Paola Mei: voce
Elisabetta Prodon: voce
Daniele Tione: pianoforte
Davide Liberti: contrabbasso
Gianpaolo Petrini: batteria
Una rivisitazione a due voci dei capolavori di Horace Silver e Cole Porter.
Con gli arrangiamenti originali di Elis Prodon e Paola Mei.

ore 22.15 – Cortile Museo Garda, concerto
Trio MiXMONK
feat. Joey Baron
Joey Baron: batteria
Bram De Looze: pianoforte
Robin Verheyen: sax

In caso di pioggia, i concerti del Cortile Museo Garda si terranno al Teatro Giacosa, in Piazza Teatro n.1, a Ivrea.

Prevendite presso:
Ass. Il Contato del Canavese – 0125.641161 – www.ilcontato.it
Galleria del Libro – Via Palestro n.70, Ivrea – 0125.641212 – [email protected]
– Online su Anyticket

Ingressi:
– Venerdì 8 e sabato 9: € 20,00
– Abbonamento: € 30,00
– Dove non indicato l’ingresso è gratuito

INFO

www.music-studio.it