10 maggio 2019
L’intervista di Eugenio Mirti a Marco Pacassoni
Si intitola “Frank & Ruth” l’omaggio che Marco Pacassoni ha voluto rivolgere a Ruth Underwood, la celebre percussionista di Frank Zappa. L’abbiamo intervistato.
Di Eugenio Mirti
Perché questo omaggio a Frank e Ruth?
È un omaggio indiretto a Frank Zappa perché volevo dare prestigio a Ruth Underwood, la sua percussionista di straordinario talento; dopo averla ascoltata attentamente ho voluto omaggiarla, lei poi è rimasta nell’ombra perché quando lasciò il gruppo di Zappa smise anche di esibirsi, e io invece volevo darle importanza.
Come hai scelto i brani del disco?
La track-list mi è stata consigliata da Pierre Ruiz, produttore del disco e fanatico zappiano; io ho poi aggiunto dei brani che amo come la “Black Page” studiata alla marimba, “Peaches in Regalia”, insomma i i successi più famosi, oltre a qualche brano più ricercato come “Planet of a Baritone Woman” in cui abbiamo coivolto Petra Magoni.
Qual è il tuo disco preferito di Zappa?
Hot Rats, ma come si fa a dirne solo uno?!
Come sono andati i concerti e qual è stata la reazione del pubblico?
Sono rimasto sorpreso dal calore e dalla risposta: gran successo, locali pieni, abbiamo venduto moltissimi dischi.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Dal 26 giugno al 26 luglio farò un tour tra Pechino, Hong Kong e Osaka, un sogno che si realizza; poi ci saranno concerti in Italia e in autunno una tournée in USA con masterclass all’università del Texas… spero di suonare anche a Baltimora (città natale di Zappa, NdR). Ci terrei a sottolineare e ringraziare per il gran lavoro che fa per l’organizzazione dei miei concerti e la promozione della mia figura Rosario Moreno della Blue Art Management.