26 dicembre 2017
Dodicilune ha appena pubblicato “I fiori del Male”, l’album del duo formato da Emanuele Sartoris e Marco Bellafiore ispirato alle poesie di Charles Baudelaire; li abbiamo intervistati.
Di Eugenio Mirti; fotografie di Leonardo Schiavone.
Come è nato il vostro duo?.
ES / L’idea era quella di fare qualcosa di diverso e creare un dialogo; con Marco il botta e risposta funziona benissimo, e il dialogo è nato in maniera spontanea.
MB / non mi ricordo bene in effetti…
ES / Abbiamo scoperto che Baudelaire era una lettura comune, e questo ci ha colpito, anche per il fatto che Baudelaire era molto provocatorio; il desiderio era anche quello di spostare l’attenzione sullo stato dell’arte contemporanea, che in Italia in questo momento specifico non è facile da realizzare.
Come avete scritto i brani?
MB / Ognuno ha scelto una serie di poesie, seguendo il proprio gusto, e poi si è lavorato su dei temi che potessero richiamare l’atmosfera.
ES / Acune poesie nella traduzione in musica rispettano la metrica, altri brani invece riprendono lo spirito delle composizioni originali: abbiamo sfruttato tutte le possibilità creative.
MB / Abbiamo lavorato sulle armonie, cercando i colori giusti, e poi sulle strutture, facendo in modo che non fossero solo tema – assolo – tema.
Nel 2017 ha ancora senso stampare CD?
MB / No, lo si fa per gloria personale.
ES / Mio fratello, buon ascoltatore, non sa più neanche dove sentire i CD… per me il gusto sta nell’ascoltare e tenere i dischi in mano, ma mi scontro con una realtà diversa; di recente mi sono comprato una Polaroid, e il principio è lo stesso. Forse avevamo qualcosa da raccontare e abbiamo deciso di cristallizzarlo.
Da qui a dieci anni cosa vorreste riuscire a fare?
MB / Trovare qualcosa di altro da raccontare, altre tematiche che ci accomunano, e rinnovarci.
ES / La musica a mio avviso deve essere descrittiva; mi piacerebbe riuscire a descrivere, e avere un interplay fitto e genuino con Marco.
Prendete l’ascensore col Presidente del Consiglio e rimanete bloccati cinque minuti; cosa gli proponete per cambiare lo stato del jazz in Italia?
ES / Creare un sindacato dei musicisti.
MB / Investire di più sulla cultura.