1 agosto 2021
“A Congregation of Folks”, edito dall’etichetta GleAM Records, è l’album di debutto del sassofonista e compositore Daniele Germani, accompagnato in questo progetto dal suo quartetto composto da musicisti provenienti da tutto il mondo: Justin Salisbury al pianoforte dagli Stati Uniti, Giuseppe Cucchiara al contrabbasso dall’Italia e il batterista Jongkuk Kim dalla Corea del Sud.
I quattro musicisti si sono incontrati quando erano studenti al Berklee College of Music e sono subito diventati amici, entrando in sintonia anche per le loro stesse idee musicali. Daniele, Justin, Giuseppe e Jongkuk hanno iniziato così a trascorrere ogni giorno insieme, suonando, studiando, girovagando per Boston, parlando di vita, film e musica. La musica dei tredici brani che compongono l’album riflette quei giorni passati insieme e la disinvoltura e l’intreccio delle linee melodiche rappresentano un vero e proprio inno alla loro amicizia.
Sulla copertina di “A Congregation of Folks” c’è una fotografia del matrimonio dei genitori di Daniele Germani, scattata nel 1986 nella sua città natale di Arce, in provincia di Frosinone; nella foto sono stati inclusi anche gli altri componenti della band, a rappresentare il passato, il presente e il futuro.
Daniele Germani è un musicista sensibilissimo che in questo suo primo progetto discografico, insieme al suo affiatatissimo quartetto, trascina l’ascoltatore in atmosfere di grande intensità e profonda forza espressiva, con un sound fresco e brioso e allo stesso tempo caldo e armonioso, sempre guidato dalla sua idea di musica come potente strumento che riesce a trasmettere energia alle persone, a superare i limiti che le dividono e a creare nuovi straordinari rapporti umani.
Il grandissimo Joe Lovano riguardo all’album ha dichiarato: «Questa Congregazione di persone che Daniele Germani ha messo insieme nel suo primo disco da leader è piena di espressione profonda e personale. Sono stato catturato dal suono dolce di Daniele, dal meraviglioso spirito collettivo del quartetto e dal dialogo creativo di cui è pervaso tutto l’album. Bravo! ».
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