
21 aprile 2018
La magia di Wallace Roney torna al Blue Note.
Di Angela Bartolo; fotografie di Luca Vantusso
Wallace Roney è tornato il 20 marzo al Blue Note dopo un paio di anni, per la gioia di chi desiderava ritrovarlo imponente, carismatico, magnetico; il trombettista ha così dato prova di tutta sua grandezza. Il quintetto vedeva sul palco Wallace Roney, Eric Allen alla batteria, Curtis Lundy al basso, Oscar Williams al piano e il giovanissimo Emilio Modeste al sax.
Wallace ha suonato al fianco di Emilio o viceversa, non era chiaro, non c’era prevalenza vera di uno o dell’altro. Il sassofonista ha dimostrato di meritare totalmente tanta considerazione: una splendida promessa della musica in un gruppo di grandissimi maestri.
Il pubblico attento e concentrato ha seguito il leggendario trombettista, che si dice suoni ancora la tromba regalatagli da Miles Davis, con la massima concentrazione, in silenzio, e in ogni assolo di ognuno dei musicisti sul palco ci si poteva perdere.
Il vero senso della musica forse non è la perfetta esecuzione, che ha sicuramente un senso e una ragione, non sono gli anni passati nelle prestigiose scuole di musica, né i molteplici premi nel corso ma l’emozione che riesce a trasmettere, e l’emozione passa attraverso l’empatia che i musicisti riescono a stabilire con il loro pubblico.
Il quintetto di Wallace Roney ha reso possibile questa magia, l’empatia con la gente è stata totale, immediata, un’esperienza da ripetere nel più breve tempo possibile.