
Il festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, organizzato dall’Associazione Punta Giara a Sant’Anna Arresi (nella provincia di Carbonia-Iglesias) giunge quest’anno alla sua XXXVII edizione, proponendo un cartellone come sempre originalissimo dal punto di vista artistico, con concerti organizzati in alcuni tra i luoghi più belli e suggestivi del Sud-Sardegna.
Oltre al festival l’associazione organizza da anni anche i Seminari Internazionali “Marcello Melis” dedicati ai ragazzi, perché crede fortemente nell’importanza della didattica, della condivisione e della divulgazione di nuovi linguaggi musicali.
Questo il programma dell’edizione 2022:
Martedì 2 agosto – ore 21.00
Piazza Roma – Carbonia
The Maverick Orchestra
ENZO FAVATA – sax soprano, clarinetto basso, elettronica synth
MIRKO CISILINO – tromba, trombone synth, elettronica
ANAIS DRAGO – violini ed elettronica
PASQUALE MIRRA – vibrafono e percussioni
ALFONSO SANTIMONE – piano, tastiere e lap top
DANILO GALLO – basso elettronico, contrabbasso
MARCO FRATTINI – batteria, pads
The Maverick Orchestra riunisce alcune tra le più forti personalità dell’attuale panorama del jazz italiano, musicisti totalmente indipendenti da allineamenti stilistici e capaci di sperimentare e passare agevolmente tra sonorità acustiche ed elettroniche, tutti straordinari e virtuosi polistrumentisti capitanati da Enzo Favata. Il compositore e sassofonista algherese ha riunito così Alfonso Santimone (piano), Pasquale Mirra (vibrafono, marimba), Danilo Gallo (basso), Anais Drago (violino), Mirko Cisilino (tromba, trombone) e Marco Frattini (batteria). “Maverick” è il termine che indica un “capo di bestiame non marchiato” assimilabile a “persona indipendente, ribelle, tradizionalmente anticonformista”, non sottomesso a idee preconcette. The Maverick Orchestra proporrà un repertorio originale, con influenze a 360 gradi: dalla creola New Orleans alla musica minimalista, dal Miles elettrico alle nuove influenze del jazz multietnico ed elettronico inglese, dall’Etiopia a un Béla Bartók hip hop. Un’esplosione di colori, suoni e un’orchestra dalla grande energia e freschezza, dove anche ballare su ritmi sfrenati non sarà difficile.
Giovedì 11 agosto – ore 21.00
Cantina di Santadi – Santadi (SU)
A TRIBUTE TO JIMI HENDRIX (DE LUCA/GATTO/RANIERI)
Da un’idea del chitarrista Andrea De Luca, bluesman italiano dalle solide collaborazioni d’oltreoceano e da tutta la vita legato artisticamente al compianto Jimi Hendrix, un concerto dedicato a quei preziosi e affascinanti intrecci ritmici e melodici che vedevano il jazz fondersi nel frastuono iconico di un’era, esplodendo nel fenomeno “Hendrix”: una vera rivoluzione nella storia della musica moderna.
In un’inedita prestigiosa formazione, Roberto Gatto, uno dei batteristi jazz italiani più rinomati a livello internazionale, porterà il suo pregevole linguaggio al servizio dei brani di Jimi Hendrix. Un mix di suoni eterogenei che si fondono tra loro e danno vita ad un’unica, incredibile magia, accompagnando sapientemente i riff che hanno fatto la storia della chitarra elettrica. Il concerto, che vede l’artista Andrea De Luca nelle vesti del chitarrista di tutti i tempi, sarà un’esaltante “trip” nel mondo del rock, attraverso la reinterpretazione dei più ricercati capolavori di Hendrix.
A completare un motore così potente, il prezioso contributo di uno dei bassisti più richiesti in Italia, Pierpaolo Ranieri, che porterà il suo modo unico di suonare creando linee di basso originali, ai confini con la psichedelia, incastrandosi perfettamente in questa straordinaria experience sui grandi motivi di Hendrix.
Giovedì 17 agosto – ore 21.00
Anfiteatro Monte Sirai – Carbonia
MONUMENTAL DUO
Alexander Hawkins – piano
Roberto Ottaviano – sax soprano
Il duo composta dal pianista Alexander Hawkins e dal sassofonista Roberto Ottaviano è un esempio piuttosto emblematico di come abbiano inteso e intendano far musica ed occupare il loro posto nel mondo del jazz: in più frangenti lo si potrebbe definire lirico, nelle sue atmosfere raccolte e riflessive, ma nessuno dei due si ferma sull’altro ad indugiare sulla nota d’effetto; d’altra parte le strutture armoniche hanno spesso sapori sperimentali o quantomeno fuori dal consueto, ma nel loro suonare non c’è un radicalismo integralista, la musicalità non viene dimenticata, pur all’interno di una ricerca costante. Standard e composizioni originali (che naturalmente risentono delle rispettive e condivise esperienze con musicisti africani, americani ed europei), si alternano in un flusso che è dominato dal magistrale interplay fra due menti musicali sofisticate e poetiche. Il risultato giunge a vertiginose altezze. Come già è stato scritto: un (grande) jazz cercato, prima che ricercato.
Giovedì 18 agosto – ore 19.00
Is Arenas Biancas – Teulada (SU)
NILS PETTER MOLVAER
Trombettista norvegese, esponente di punta del cosiddetto nu-jazz, la musica di Nils Petter Molvær è una sintesi tra suggestioni devisiane, l’insegnamento di Jon Hassell, l’elettronica e il jazz. L’interesse per la musica acustica ed elettronica lo ha portato a ridefinire il movimento del jazz moderno, ponendosi, ad opinione unanime della critica, tra i suoi più straordinari esponenti.
Venerdì 19 agosto – ore 21.30
Necropoli di Montessu – Villaperuccio (SU)
LAURA AGNUSDEI
LAURA AGNUSDEI – sax
GIACOMO BERTOCCHI – sax, electronic
Laura Agnusdei è una sassofonista e musicista elettronica bolognese, diplomatasi in sax classico al Conservatorio G.B.Martini di Bologna, ha successivamente conseguito un Master in musica elettronica in Olanda, all’Institute of Sonology di Den Haag. Il suo progetto solista esplora le possibilità della composizione elettroacustica, creando paesaggi sonori all’interno dei quali il sax rimane la principale voce narrante. Sospesa tra l’uso della melodia e la ricerca timbrica, residui di forma canzone e squarci improvvisativi, la sua musica amalgama diverse fonti sonore (acustiche, digitali e analogiche). Dopo il suo esordio con “Night/Lights”, un ep composto da quattro brani di elettroacustica sentimentale, uscito nel 2017 per l’inglese The Tapeworm, sotto la medesima etichetta è uscito a novembre 2019 il suo primo album “Laurisilva”, un lavoro che invita l’ascoltatore a esplorare un paesaggio immaginario formato da suoni che proliferano e si stratificano come gli organismi viventi di una foresta. Dal 2016 la sua attività dal vivo l’ha vista esibirsi in diversi festival e rassegne tra i quali Rewire, EYE Filmmuseum (NL), Cafè Oto (UK), Node, Macao, MAST (IT) e aprire concerti di artisti come Colin Stetson e Moor Mother. Dal 2015 al 2019 Agnusdei è stata inoltre sassofonista nei Julie’s Haircut, band con la quale ha inciso tre dischi e si è esibita diverse volte in Europa.
Sabato 20 agosto – ore 21.00
Miniera Sa Marchesa – Nuxis (CI)
PAOLO ANGELI opening act
«Il viaggio in solitario è quanto di più bello possa esistere. Ti confronti con la tua intimità, con il passare del tempo, con musiche che ti appartengono. Ogni volta cerco di spostare il margine di rischio con la consapevolezza che ad attendermi c’è sempre la terraferma. L’improvvisazione costituisce il cuore pulsante di questo processo creativo, intesa come materiale di collegamento e come sviluppo delle strutture. E lì affiorano le composizioni, isole da esplorare e abbandonare per continuare ad assaporare la bellezza della navigazione nell’immenso mondo della musica. Con la voce rivisito arie della musica sarda, aspetto che conferisce un carattere tridimensionale alla tessitura della chitarra orchestra. Decido sul palco quale sarà la scaletta della serata, basata su oltre quattro ore di repertorio, per cui nessuna esibizione è uguale alla precedente: in un certo modo non è molto diverso dal veleggiare tra diverse isole, tenendo conto delle onde, delle correnti e di tutti gli imprevisti che avvengono nelle esplorazioni sottocosta». (Paolo Angeli)
Paolo Angeli cresce con il viso rivolto verso il mare, a Palau, nella punta nord della Sardegna. Partendo dallo strumento tradizionale ha ideato una vera e propria chitarra orchestra con diciotto corde, ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, dotato di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile. Con questa singolare creazione il musicista sardo rielabora, improvvisa e compone una musica inclassificabile, sospesa tra free jazz, folk noise, pop minimale, post-rock. A partire dalla metà degli anni Novanta, Paolo Angeli ha pubblicato dodici album da solista. Dal 2005 vive in Spagna e suona regolarmente nei più importanti festival e teatri di tutti i continenti. Nel 2018 si è esibito alla Carnegie Hall di New York, entrando così nella rosa dei più importanti musicisti ‘innovatori con radici’ della scena mondiale. Se determinante negli anni Novanta fu l’incontro con l’anziano custode delle forme galluresi e logudoresi Giovanni Scanu e con il maestro indiscusso dell’avanguardia Fred Frith, altrettanto importante si rivela nel 2003 la richiesta di un nuovo modello di chitarra sarda da parte del chitarrista Pat Metheny. Ha improvvisato e collaborato negli anni con grandissimi artisti, tra cui Fred Frith, Iva Bittova, Hamid Drake, Evan Parker, Antonello Salis, Pat Metheny, Jon Rose, e tanti altri ancora.
IMMUGINAZIONE
Sandro Perdighe (chitarra elettrica, contrabbotto)
Marco Pittau (tromba poket)
Il chitarrista Sandro Perdighe (Oristano, 1972) e il trombettista Marco Pittau (Cagliari, 1981) si incontrano la prima volta nel 2006 ad una festa tenutasi nel campo Rom di Monserrato (CA); è in contesti informali come questo (feste, spuntini, muretti e panchine) che i due operano, con strumento sempre appresso e voglia di suonare fino all’alba, nessun repertorio prestabilito e una genuina curiosità verso l’altro. I due si rincontreranno solo nell’estate 2020, durante un workshop di free improvvisation tenuto dal trombonista pugliese Carlo Mascolo e organizzato a Bosa (OR) dall’Associazione Sesto Continente, della quale Sandro fa parte insieme al batterista Sem Devigus, in collaborazione con il contrabbassista Adriano Orru e la pianista Silvia Corda. Nasce da allora una profonda amicizia e collaborazione, ma sopratutto una musica improvvisata basata sulla ricerca timbrica, influenzata da paesaggi sonori di ogni sorta, dai guizzi dei pesci al ridere delle scimmie. Dopo aver partecipato al Free Flow Fest di Altamura (BA) insieme al batterista Sem Devigus, Marco e Sandro approdano a Sant’Anna Arresi con lo spettacolo Immuginazione: cosa sognano i cefali?
INFO